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Cronaca

I primi 6 anni de L'ottavo colore, Savazzi: "Tanto da fare contro il bullismo omofobico"

Un bilancio dei primi 6 anni de L'ottavo colore, Valeria Savazzi, presidente dell'associazione, a ParmaToday: "Grandi passi avanti e maggiore sensibilizzazione anche dalle istituzioni, ma tanto da fare contro pregiudizi e stereotipi"

Una storia nata sei anni fa tra un gruppo di amici che voleva dare vita a un luogo di dialogo e discussione anche da condividere con quanti sentissero la necessità parlare di identità di genere e dei pregiudizi che in alcuni casi la accompagnano. Partito da zero, ma con determinazione e voglia di fare, quel gruppo di persone il 2 maggio del 2007 ha dato vita a Parma a un'associazione lgbt divenuta un vero e proprio punto di riferimento anche per la provincia. Non è mancata qualche difficoltà, da quelle pratiche come trovare una sede stabile per l'associazione, all'affermazione come interlocutore affidabile e serio con le istituzioni del territorio.

"Volevamo abbattere il muro dell'indifferenza e del silenzio - sottolinea Valeria Savazzi, presidente L'ottavo colore -. Forse la difficoltà maggiore è stata quella di farci conoscere ed ascoltare, la nostra realtà partiva da zero, non avevamo esperienza quindi abbiamo un po' improvvisato con alti e bassi abbiamo però trovato nella maggioranza dei casi disponibilità e collaborazione. In sei anni sono cambiate molte cose. Da associazione "in amicizia" siamo cresciuti molto, non solo numericamente ma anche perché siamo maturati e abbiamo concretizzato i nostri obiettivi. A sei anni di distanza molte sono le persone che ci conoscono, e che ci contattano per un primo momento di aiuto o per chiedere informazioni o anche nostre opinioni. E' cambiato anche il nostro rapporto con le istituzioni, collaboriamo insieme, anche quest'anno per esempio intorno al 17 di maggio, per la giornata mondiale contro omofobia e transfobia".

Una realtà, quella di Parma, che secondo L'ottavo colore non è mutata radicalmente riguardo fenomeni di discriminazione, ma con una maggiore attenzione al tema e in alcuni casi, una maggiore determinazione a renderli noti. Non sono mancati episodi legati a bullismo omofobico a Parma negli ultimi anni, come la denuncia del giovane aggredito in una discoteca a Noceto o la coppia omosessuale insultata e derisa in via Garibaldi l'agosto scorso. In quest'ultimo caso, sottolinea Valeria Savazzi, "Grazie alla nostra denuncia, il Comune si è attivato subito, la notizia è arrivata alla stampa locale e nazionale e ha scaturito maggiore coesione e sensibilità qui a Parma. Pensiamo che sia importante tener viva l'informazione, perché purtroppo questi episodi non si possono estinguere totalmente da un giorno all'altro. E' importante che se ne parli, sia per raccontare e denunciare l'accaduto ma anche per dare sostegno e per essere "la voce" di tutti quelli che ancora non riescono a farlo da soli".

Sensibilizzazione e dialogo i messaggi che L'ottavo colore cerca sempre di lanciare in particolare tra i giovani, le nuove generazioni che, secondo l'associazione, dovrebbero ricevere maggiore attenzione anche sul piano scolastico in merito a tematiche del genere, anche per portare consapevolezza degli effetti dell'omofobia anche tra i giovanissimi. I dati legati al bullismo omofobico sono significativi, l'aumento di casi di suicidi tra adolescenti proprio per gli effetti di discriminazioni di genere deve portare non solo a una riflessione più attenta ma a maggiori iniziative per contrastarne il fenomeno, partendo dall'educazione. "Senza dubbio parlare e informare i giovani è tra le cose più importanti. Sarà banale ma gli adolescenti di oggi sono gli adulti di domani. C'è bisogno di abbattere gli stereotipi e i pregiudizi. Questo però dovrebbe essere un lavoro a 360°, noi non riusciamo ad arrivare in tutte le classi, sarebbe compito delle scuole e degli insegnanti creare una educazione alle diversità, all'affettività e al rispetto. In questo senso siamo sempre disponibili a partecipare alle assemblee d'istituto o anche nelle singole classi".

Tante le iniziative portate avanti in questi anni da L'ottavo colore, dalla settimana di eventi contro l'omofobia nel 2011 in collaborazione con le istituzioni del territorio, alle serate di sensibilizzazione riguardo l'aids, l'evento per la giornata della Memoria sulla deportazione degli omosessuali, e la realizzazione di due cortometraggi, realizzati con il gruppo "Uno come noi, noi come tutti" all'interno dello Spazio Giovani di Parma per il Meeting dei giovani. Proprio l'ultimo dei due, "Oggi scelgo io", ha ottenuto un importante riconoscimento, vincendo il primo premio al concorso Videoqueer di Firenze e che approderà a novembre al Festival "Cineffable" di Parigi. "Siamo molto soddisfatti di tutti i nostri eventi anche quelli interni all'associazione come i dibattiti sul Coming out o i percorsi di crescita personale che abbiamo iniziato quest'anno. Oggi, per festeggiare il 6° anno dalla nascita dell'associazione, un incontro al Tapas che sarà anche l'occasione per dare il via a un contest fotografico contro l'omofobia. Le quattro foto più votate saranno stampate ed esposte per un mese al Borgo Gallo e l'artista con la foto più votata avrà un'intervista e una serata dedicata ad inizio mostra. "Siamo molto soddisfatti per il lavoro svolto finora perché ci ha portato ed essere conosciuti e ad essere rispettati, spesso ci arriva solidarietà e incoraggiamento per quello che facciamo e questo ci spinge ad andare avanti ancora con più determinazione".




 

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