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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Edilizia, intervento anticrisi del Comune: gli oneri si potranno compensare

Se un soggetto attuatore privato decide di non dare corso ad un intervento edilizio per il quale ha già versato gli oneri di urbanizzazione, può utilizzare la cifra versata per altri interventi

In tempi in cui il rapporto dei cittadini con il fisco non è dei più semplici, uno degli aspetti più fastidiosi è che chi ha dei crediti deve aspettare con pazienza, mentre i debiti li deve pagare tutti e spesso subito. Il Comune di Parma ha preso una decisione che va in senso opposto e che nasce come intervento anticrisi per il settore edilizio. Su proposta dell’assessore all’urbanistica Michele Alinovi, la Giunta municipale ha approvato lunedì 1 luglio una delibera con la quale stabilisce che i privati possano praticamente compensare gli oneri relativi ai “contributi di costruzione”.

In pratica, se un soggetto attuatore privato decide autonomamente di non dare corso ad un intervento edilizio per il quale ha già versato gli oneri di urbanizzazione, può utilizzare la cifra versata per altri interventi facenti capo al medesimo soggetto. Chi sceglie questa strada, alternativa alla semplice restituzione dei contributi già versati (che richiede tempi inevitabilmente abbastanza lunghi), potrà avviare nuovi interventi utilizzando gli stessi fondi, scongiurando il rischio, abbastanza diffuso, di dover ricorrere al prestito, pur vantando un credito con il Comune, afferente alla stessa materia.

Il meccanismo è semplice: per accedere a questa possibilità, “il soggetto attuatore deve presentare domanda formale di rimborso del contributo, con contestuale richiesta di utilizzare il credito vantato a scomputo del contributo di costruzione dovuto per la nuova pratica edilizia”. “Con questo atto – commenta l’assessore Michele Alinovi -  diamo una mano alle imprese, che sono alle prese con un mercato in seria difficoltà, consentendo loro almeno di conguagliare gli oneri di urbanizzazione e di vedersi così riconosciuto automaticamente il credito maturato per effetto di rinunce a precedenti interventi urbanistici per i quali avevano versato i contributi dovuti. E il Comune ha il non trascurabile vantaggio di evitare il meccanismo dell’operazione di rimborso”.

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