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Cronaca Oltretorrente / Strada Giovanni Inzani

Sicurezza, tornano le ordinanze dei sindaci sceriffo: ma solo per un mese

Fino al 30 settembre divieto di consumare alcol all'aperto dalle 14 alle 7 in via Inzani, Borgo Fiore, piazza Matteotti e piazzale della Stazione. Fino a fine mese anche il divieto di prostituzione

“Abbiamo deciso di ripristinare alcune ordinanze che sono state validate dalla Prefettura di Parma, trasformandole in contingibili e urgenti per rispettare la sentenza della Corte costituzionale attraverso una sperimentazione di un mese” dice Fabio Fecci. “Lo strumento dell’ordinanza, utilizzato da molti Comuni del centrodestra e del centrosinistra – continua l’assessore alla Sicurezza -, non è la soluzione delle problematiche, la panacea della sicurezza, ma è un utile strumento da affiancare a quelli già in possesso delle forze di Polizia, che permette di contrastare quegli episodi che si configurano perlopiù come fenomeni di degrado urbano e disagio sociale segnalati ripetutamente dai cittadini”.

L’ordinanza per la prevenzione di attività di prostituzione sulle strade, colpisce “fino al 30 settembre 2011 chiunque nel territorio del Comune di Parma, esercita la prostituzione ovvero accede alle prestazioni del meretricio con modalità tali da offendere la pubblica decenza”. E vieta: la fermata nelle strade o nelle zone di passaggio a chi, a bordo di un mezzo o a piedi, chiede o contratta prestazioni sessuali; di ospitare “soggetti che sostano nelle strade con atteggiamenti o manifestazioni, anche dati dall’abbigliamento, congruenti allo scopo di offrire prestazioni sessuali” a bordo del proprio autoveicolo, dopo la fermata.

“Prendendo ad esempio il fenomeno della prostituzione – prosegue Fecci - non posso che sottolineare che, a seguito dello stop ai controlli grazie ai quali si era ridotto sensibilmente la presenza di prostitute nelle nostre strade, il fenomeno, seppur ancora contenuto, è aumentato in alcune zone della città come hanno segnalato diversi cittadini”.

L’ordinanza “per il contrasto ai fenomeni di degrado della vivibilità urbana a causa dell’abuso di alcool in delimitati spazi ed aree pubbliche della  città” ordina “il totale divieto fino al 30 settembre, dalle 14 alle 7 di tutti i giorni, di consumo all’aperto di bevande alcoliche di qualsiasi qualità, quantità e gradazione, negli spazi pubblici o aperti al pubblico” dove si sono registrati in passato problemi di ordine pubblico e di degrado segnalati ripetutamente anche dai cittadini: strada Inzani, borgo Fiore, piazza Matteotti e piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa.

L’ordinanza “per contrastare il degrado ambientale nelle pertinenze degli esercizi pubblici e delle attività commerciali artigianali e di vicinato di media e grande struttura” prevede che i titolari di queste tipologie di esercizi pubblici:
- adottino “le iniziative e le azioni ritenute più idonee a risolvere le situazioni di eccessivi rumori o comportamenti che determinano degrado ambientale da parte degli avventori o frequentatori dei locali”;
- deve essere assicurata e curata “la completa pulizia e massima condizione di igiene da rifiuti derivanti dalla normale attività anche di tutti gli spazi e i luoghi contigui o vicini agli esercizi”;
- per gli esercizi commerciali di vicinato di media e grande struttura e di attività artigianali di non vendere “bevande alcoliche dalle ore 21 alle ore 7, del giorno successivo, per asporto o per il consumo immediato sul posto, o anche in spazi esterni contingui, o limitrofi, ai locali delle attività commerciali medesime”.

Le violazioni alle ordinanze prevedono una sanzione pecuniaria che potrà andare da 25 a 500 euro.

“Grazie a questa riformulazione – conclude Fecci -, proveremo a contrastare nuovamente questi fenomeni e, una volta scaduta la sperimentazione, se i problemi dovessero manifestarsi nuovamente, sarà nostra cura rivalutare la situazione e, eventualmente, rimodulare le ordinanze tramite una stretta collaborazione della Prefettura”.

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