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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Molinetto / Via Volturno

Orti di via Volturno spazzati via dal cemento: gli anziani perdono spazi

Da decenni gruppi di pensionati coltivano questo spazio verde e l'attività era diventata un momento di aggregazione sociale molto sentito. I lavori per il parcheggio cominceranno inesorabilmente ad agosto

orti-via-volturno_3Pomodori, zucchine, alberi di albicocche, prugne, fichi e anche qualche vite. Solo una parte di quanto negli anni un gruppo di pensionati ha coltivato negli orti di via Volturno. Un tempo una zona di boscaglia, è diventata negli anni un luogo di aggregazione tra persone che spontaneamente vi si sono recate per coltivare frutta e verdura.

Una realtà che è diventata in decine di anni un punto di riferimento per quanti, non dovendosi più recare a lavoro, volessero diventare contadini per passione. Di proprietà comunale, già da aprile gli orti sarebbero dovuti essere rasati a zero per cementificare l'area e realizzare il parcheggio "Ca' Peschiere", ad opera dell'impresa appaltatrice Tirri Felice s.r.l.
Il motivo più plausibile sembra essere quello di fornire maggiori servizi a chi si reca nell'attiguo campo sportivo.

Lo sconcerto maggiore per i pensionati è stato quello di non essere stati avvertiti della notizia, ma di averla appresa inizialmente come voce informale, confermata, poi, dai pannelli informativi affissi sulle reti. "Da un giorno all'altro ci siamo ritrovati il cartello che diceva che dal 18 aprile avrebbero iniziato i lavori per il parcheggio". A parlare è un uomo che coltiva un fazzoletto di terra da oltre dieci anni.
Decisa e immediata la presa di posizione dei pensionati che, consapevoli del rischio di un'eventualità simile, hanno deciso di recarsi in Comune per chiedere, quanto meno, uno slittamento di qualche mese, per avere la possibilità di ultimare il raccolto. 

Un piccolo traguardo lo spostamento dell'inizio dei lavori ad agosto. "Ci sono venuti incontro, ma dicendoci di non piantare più nient'altro. Ci lasceranno forse qualche metro da coltivare, ma tutto questo andrà distrutto", afferma rammaricato il pensionato.
"Ci sono alberi che hanno più di trent'anni, è un peccato per questo. Sapevamo che tutto ciò non è di nostra proprietà, anche se lasciarlo dopo tanti anni non è facile da accettare".

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