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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, trasparenza nei conti: l'Ospedale Maggiore vince l'Oscar

'Oscar di Bilancio 2012': quattro amministrazioni virtuose e, per la prima volta, anche a due enti che gestiscono le risorse per la salute pubblica, tra cui l'azienda Ospedaliero-universitaria di Parma

Non solo sprechi, bilanci che non tornano e conti in rosso della sanità. In Italia c'é anche una buona amministrazione, che funziona e sa comunicare ai cittadini i propri risultati in modo trasparente. Lo dimostrano gli 'Oscar di Bilancio 2012' consegnati oggi a quattro amministrazioni virtuose e, per la prima volta, anche a due enti che gestiscono le risorse per la salute pubblica, la Asl di Trento e l'azienda Ospedaliero-universitaria di Parma.

Tra le Regioni, vince la statuetta la 'solita' Toscana, da sempre nella top ten delle virtuose. Ma tra i premiati 2012 figurano anche la provincia di Genova, La Spezia, tra i comuni capoluogo di Provincia e Castel Maggiore (Bo). "In un periodo in cui nel Paese si sta levando un'ondata di indignazione contro gli sprechi e gli scandali, soprattutto negli enti locali - ha detto Gherarda Guastalla Lucchini, segretario generale dell'Oscar - premiare delle amministrazioni pubbliche per la loro trasparenza e correttezza diventa un gesto controcorrente e, forse, coraggioso. Il messaggio che vogliamo lanciare è che non siamo tutti uguali".

Le sei vincitrici sono state selezionate all'interno di 16 finaliste, scelte dopo il vaglio di una giuria altamente qualificata. Primo requisito proprio la trasparenza nella contabilità e la chiarezza delle comunicazioni nei confronti dei cittadini. Le amministrazioni vincitrici hanno infatti dimostrato con chiarezza lo stato finanziario dell'Ente, i programmi di investimento e i progetti realizzati ma anche il bilancio sociale delle attività, ossia del 'come' le risorse investite abbiano prodotto beni e servizi di pubblica utilità.

L'intento dell'Oscar, ha spiegato Patrizia Rutigliano, Presidente di Ferpi è quello di "far notizia parlando di trasparenza e buone pratiche" perché troppo spesso si parla di P.a. guardando ad atteggiamenti "poco ortodossi" mettendo peraltro "in cattiva luce un intero settore senza riconoscere che c'é chi fa, con grande senso civico, il suo dovere". Un segno importante soprattutto per la sanità, ha sottolineato Giovanni Monchiero, presidente Fiaso: "Una buona rendicontazione in grado di misurare le performance aziendali partendo dai costi di produzione dei servizi è infatti tanto più indispensabile quando un cattivo uso delle risorse minaccia di tradursi in un taglio dei servizi resi agli assistiti".

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