Sono cinque i rinviati a giudizio dal gip Alessandro Conti del Tribunale di Parma a seguito dell'inchiesta per abuso d'ufficio sul progetto dell'Ospedale Vecchio. Si tratta del dirigente responsabile del procedimento per il Comune di Parma Gianpaolo Monteverdi, dell'ex vicesindaco Paolo Buzzi, dell'imprenditore edile Paolo Pizzarotti, del suo braccio destro Aldo Buttini e dell'ex assessore al Patrimonio, Giorgio Aiello. Nove degli indagati per la vicenda relativa al recupero del complesso monumentale di via D'Azeglio a Parma sono stati invece scagionati da ogni accusa. Il gip Conti, infatti, ha deciso il non luogo a procedere nei loro confronti perché il fatto non costituisce reato.

I nove indagati per i quali la Procura di Parma aveva chiesto il giudizio, stando al gip Conti non hanno tenuto nessun comportamento che configurasse l'intenzionalità del dolo, in considerazione del fatto che trattandosi di componenti della Giunta (di cui era sindaco Pietro Vignali) non necessariamente, al momento del voto della delibera, avevano contezza della illegittimità dell'atto e, comunque, non risultavano a conoscenza delle specificità legate al provvedimento stesso.

Secondo il gip, quindi, nove dei 14 indagati non erano nelle condizioni di poter valutare la delibera relativa al recupero del Complesso dell'Ospedale Vecchio perché impegnati con incarichi in settori che non avevano riferimenti specifici all'oggetto della delibera stessa. La vicenda dell'inchiesta sul recupero dell'Ospedale Vecchio di Parma nasce dalle denunce presentate in Procura dall'associazione cittadina 'Monumenta', che aveva duramente contestato anche con iniziative pubbliche la decisione del Comune di destinare il Complesso di edifici ad attività di tipo economico, previste dal progetto varato dalla decaduta Giunta di centrodestra.