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Cronaca Cortile San Martino / Strada Burla

Carcere, lo straordinario va pagato agli agenti di via Burla

Il Consiglio di Stato conferma la sentenza del Tar contro la quale aveva fatto ricorso il Ministero della Giustizia che non voleva riconoscere il lavoro straordinario a 117 agenti del carcere di Parma

Il lavoro straordinario degli agenti di polizia penitenziaria che supera le 36 ore settimanali, compreso quello nei festivi, va pagato. Lo ha stabilito una sentenza del Consiglio di Stato confermando la decisione del Tar dell'Emilia-Romagna (sezione di Parma) a cui il ministero della Giustizia aveva fatto appello. A riferirlo è una nota del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria che ha sostenuto il ricorso.

A sollevare il caso, nel 2009, erano stati 117 agenti in servizio nel carcere di Parma. Il Tar diede loro ragione condannando l'amministrazione penitenziaria a liquidare a ciascuno gli straordinari maturati dall'ottobre 2004. Ma il ministero aveva fatto ricorso, ritenendo che "il servizio prestato - ricostruisce il Sappe - pur in eccedenza all'orario settimanale di 36 ore, non costituisse lavoro straordinario" e quindi non doveva essere pagato di più.

La sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito invece due principi: lo straordinario va calcolato su base settimanale, e non più giornaliera; va pagato anche a chi lavora nei giorni festivi, in aggiunta al riposo compensativo già previsto. Ora il ministero dovrà pagare migliaia di euro di straordinari arretrati a chi ha fatto ricorso. Il Sappe chiede all'amministrazione penitenziaria di "emanare una circolare per adeguarsi alla sentenza", che a questo punto potrebbe rappresentare un precedente nazionale e quindi una regola, valida - secondo il Sappe - anche per altri corpi di polizia.

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