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Cronaca Cortile San Martino / Via Pizzolese

Pali Italia, Cassa Integrazione non pagata: i 130 operai bloccano i cancelli

La Cassa Integrazione Straordinaria non gli viene pagata da marzo: i 130 dipendenti stanno scioperando da mercoledì davanti ai cancelli. Un autotrasportatore ha cercato di forzare il blocco ma la situazione ora è tranquilla

Pali Italia di Pizzolese. I lavoratori sono tornati allo sciopero e da mercoledì stanno presidiando i cancelli dell'azienda, in concordato preventivo dal gennaio 2013. Le merci non entrano e non escono: la Fiom sostiene la mobilitazione ed ha annunciato che i lavoratori proseguiranno la protesta fino a quando non otterranno i pagamenti della Cassa Integrazione Straordinaria, bloccati dal mese di marzo. Ci sono ritardi per le retribuzioni di aprile. 

Appena dopo l'inizio del presidio un autotrasportatore ha tentato di forzare il blocco ma, spiegano i lavoratori, la situazione è tornata alla normalità dopo  l'intervento dei Carabinieri che hanno capito la situazione e sono riusciti a fare da mediatori. Così un'altra azienda a rischio e altri lavoratori che rischiano di non avere un futuro. 

I lavoratori non si fidano più, spiega la FIOM CGIL di Parma, più volte è stata annunciata una data per il pagamento della CIGS, ma ancora i lavoratori non hanno visto percepito quanto dovuto ed è per questo che si andrà avanti ad oltranza con la protesta, finché almeno non verrà corrisposta la CIGS di marzo. Poi, visto il ritardo, bisognerà già iniziare a parlare delle retribuzioni di aprile.

Il 20 febbraio i lavoratori della Pali Italia avevano bloccato l'Asolana, l'arteria principale di traffico che collega Parma a San Polo di Torrile e a Colorno. Anche in quell'occasione la protesta era stata sostenuta dalla Fiom. Vedremo se ora la situazione si sbloccherà e se gli operai riusciranno ad ottenere quanto dovuto. 

PALI ITALIA, LA VERTENZA. Ad oggi i 140 lavoratori della Pali Italia, azienda in CIGO per tutto il 2012 e in CIGS da gennaio 2013, sono ancora in attesa delle retribuzione di dicembre 2012 e gennaio 2013. L'azienda, in concordato preventivo da gennaio 2013, risponde che è in attesa dell'autorizzazione del Giudice per lo sblocco delle retribuzioni del mese di dicembre, e propone per le retribuzioni del mese di gennaio il solo pagamento delle (poche) ore effettivamente lavorate, escludendo l'anticipo del trattamento di CIGS, che riguarda la gran parte dei lavoratori e che peraltro è previsto dal verbale sottoscritto in Provincia. "Si tratta di una soluzione inaccettabile per i lavoratori -sottolineano i sindacati- che non vedono lo stipendio da due mesi e che già erano in attesa del pagamento del Premio di Risultato per l'anno 2011, mai erogato nel 2012.


 

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