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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Parco Ducale, la denuncia fotografica di Ghiretti: "Sta morendo di incuria"

Dopo l'anticipazione in Consiglio comunale l'esponente di Parma Unita mostra le immagini. "Vialetti sono distese di foglie e castagne macerate, in cui fare zigzag. Le panchine sono rade e danneggiate"

Parco Ducale in condizioni di degrado ambientale. La denuncia del consigliere comunale Roberto Ghiretti di Parma Unita che nell'ultimo Consiglio comunale aveva posto la questione dell'area verde e delle modalità di gestione. Ora una denuncia pubblica con tanto di foto. "Parma versa in condizioni inaccettabili -si legge nella nota di Roberto Ghiretti- che sono una ferita per chiunque la ami. Il Commercio muore, le infrastrutture muoiono, i luoghi di socialità muoiono. Il futuro sembra essere canalizzato verso un Pc. In questo senso il Parco Ducale non fa eccezione: l’anima verde della nostra città muore di incuria. I vialetti sono distese di foglie e castagne macerate, in cui fare zigzag. Le panchine sono rade e danneggiate, più dalla mancata manutenzione che dalla maleducazione di taluni.

Degrado al Parco Ducale



Le aiuole sono delle piscine improvvisate lunghe oltre cinquanta metri, larghe una ventina. I Parmigiani non hanno mai visto il proprio Parco ridotto cosi.
Se lo segnali, vieni tacciato di populismo, di demagogia da lettura dei giornali. Nella realtà i grillini dimostrano nell’agire quotidiano tutta la pochezza del loro sbandierato ambientalismo: l’area verde muore, e se non si prenderanno opportuni provvedimenti diventerà solo il malsano nido per migliaia di zanzare e mosche. Che cosa significa ambientalismo, se non si destinano fondi o attenzioni alla cura del verde?

Pizzarotti ha nel Parco Ducale lo specchio della inaccettabile insufficienza amministrativa: nessuna comprensione di quanto manutenzione implichi lavoro, di quanto cura delle infrastrutture significhi stipendi e pane per molti operai. Nessuna riflessione su come la sicurezza nasca proprio dal rendere agibili luoghi di socialità.

Hanno trovato denaro per discutibili accantonamenti, peraltro rigettati anche dagli stessi Istituti Creditizi, incapaci di comprendere che i pagamenti bancari sono una visione miope delle esigenze territoriali, rispetto alla preferibile circolazione di denaro tra le aziende, e tra i loro lavoratori. Il telaio costruito dall’assessore Capelli e da Pizzarotti è fallimentare, e la città muore. Ma secondo loro tutto va bene, la colpa è sempre di altri, le responsabilità sono sempre ereditate, le polemiche sono sempre sterili. Con buona pace dei parmigiani, e di quanto meriterebbero!".

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