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Cronaca

Parma-Brescia si gioca anche sugli spalti: tra striscioni e manichini

Sfottò e insulti dalle due curve

La partita contro il Brescia non si gioca solamente in campo. Sugli spalti la gara è cominciata molto prima. Tutto prevedibile e nella ‘norma’, qualche sfottò di troppo ma per fortuna le tifoserie non sono mai venute a contatto. La partita comunque ha denotato una certa rivalità che va al di là dello sport. Quando c’è Tommaso Ghirardi di mezzo non può che essere altrimenti. Tutto quello che è successo fino a qui è storia recente. Il fallimento del Parma nel 2015, il ripescaggio del Brescia dopo la retrocessione in Lega Pro proprio grazie al posto liberato dal Parma fallito, le ultime vicende che hanno visto protagonista l’ex presidente che si è fatto fotografare in compagnia di Massimo Cellino che lo ha difeso e portato addirittura in gloria.manichino-2

Il botta e risposta tra il capitano Alessandro Lucarelli e l’imprenditore bresciano che ha affidato la sua risposta ai legali di competenza, ha animato la vigilia di una gara che è diventata quasi come un derby. Pronti via quelli del Brescia, scesi in un migliaio al Tardini, hanno toccato i nervi scopertistriscione-3 dei supporters gialloblù: “Ghirardi portali in Europa” e giù fischi come la pioggia insistente che ha reso quasi impraticabile il campo. “Mai più Ghirardi e Leonardi nel calcio” dice la Nord con uno striscione. E dall’altro lato quelli del Brescia inneggiano il nome del conterraneo per sbeffeggiare una tifoseria che ha vissuto 104 anni di storia macchiata dal fallimento sotto la gestione Ghirardi. Intorno alla mezz’ora di gara dalla curva del Parma esce un manichino appeso ad un asta e dopo sei minuti uno striscione con indicazione precisa. “Non ti vogliamo in galera ma in penultima pagina e sulla cronaca nera”.

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