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Parma | Che c'entra Paolini Delvecchio con Leonardi? La Procura indaga...

E' lui l'uomo che avrebbe avuto contatti con il tenente colonnello della Finanza Luca Albanese, trasferito dopo essere stato accusato di corruzione e omissione d'atti d'ufficio

Spunta il nome di un personaggio sospetto nell'indagine sul Parma Calcio che riguarda la rimozione dei vertici della Guardia di finanza. Il suo nome Eugenio De Paolini Del Vecchio, conte con uno passato turbolento, protagonista della cronaca nera milanese negli anni Settanta. Fu condannato a due ergastoli per triplice omicidio: vittime il patrigno e due cugini di San Secondo. Uccisi il primo nel 1974 e gli altri nel 1979, pare per un movente di denaro. Come riportano le cronache dell'epoca, il presunto omicida avrebbe dilapidato il patrimonio della famiglia e non voleva essere scoperto. Biologo, autore di pubblicazioni a carattere ecologico e sulla vita carceraria, oggi De Paolini Del Vecchio è un uomo libero e lavora a Parma come consulente aziendale.

E' lui l'uomo che avrebbe avuto contatti con il tenente colonnello della Finanza Luca Albanese, trasferito dopo essere stato accusato di corruzione e omissione d'atti d'ufficio. Come riporta il Tg3 regionale, il professionista sarebbe stato intercettato dai carabinieri mentre prometteva a Pietro Leonardi di poter rallentare le indagini della Finanza sulla gestione della società. Forse millantava, ma l'indagine sull'omissione di atti d'ufficio è stata aperta ed è costata l'incarico al comandante della Finanza e al suo vice. I rapporti di De Paolini Del Vecchio con il Parma Calcio non si fermerebbero qui: il consulente ha incontrato Taci e lo ha accompagnato all'incontro con il sindaco Pizzarotti e Leonardi all'Hotel Maria Luigia, la sera del 20 gennaio, cui avrebbero partecipato anche esponenti dell'Unione parmense degli industriali. 

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