Parma Capitale Italiana della Cultura 2020. Chittolini:“È l’occasione giusta per il rilancio della città”
"Oltre al sicuro positivo impatto sul settore turistico e dell’incoming, per il quale stiamo approntando da tempo iniziative specifiche con i nostri associati già pronti ad accogliere i visitatori"
E’ stata una lunga corsa e alla fine Parma è riuscita ad ottenere la nomina a Capitale Italiana della Cultura 2020. Dopo un primo passaggio tra le dieci finaliste candidate: Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso sarà la nostra città a succedere a Palermo (2018) e Matera ( 2019, Capitale Europea). Valorizzare i beni culturali e paesaggistici e migliorare i servizi rivolti ai turisti, questo lo scopo del l’iniziativa nata nel 2014 e che garantisce anche un milione di euro al vincitore.
Un risultato importante per il nostro territorio che po trà fregiarsi del prestigioso titolo ma anche una sfida da cogliere . Non bisognerà infatti farsi trovare impreparati di fronte alla rinnovata visibilità che Parma e la sua provincia hanno ottenuto grazie al voto della commissione dei sette esperti del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
E partendo dal turismo e dai benefici risvolti sull’indotto del settore, la presidente di Confesercenti Parma, Francesca Chittolini vede una seconda grande opportunità in questa vittoria: “ È una bella notizia ed è il punto di partenza e l’occasione giusta per il rilancio della città. Oltre al sicuro positivo impatto sul settore turistico e dell’incoming, per il quale stiamo approntando da tempo iniziative specifiche con i nostri associati già pronti ad accogliere i visitatori , il risultato finale potrà essere ancora più importante : i nostri cittadini potranno riappropriarsi dei nostri spazi storici, fiori all’occhiello della città