La Finanza negli uffici di Parma Infrastrutture: acquisiti documenti
I finanzieri sarebbero arrivati lunedì mattina La super partecipata del Comune ha un debito di 30 milioni di euro. L'amministratrice Rossella Saoncella l'aveva definita una 'società farsa'
La Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione negli uffici di Parma Infrastrutture. Ne dà notizia la Gazzetta di Parma. I finanzieri sarebbero arrivati lunedì mattina ed avrebbero acquisito alcuni faldoni contenenti documenti, bilanci e dati relativi ai contratti ed alle consulenze. Parma Infrastrutture, che ha un debito di 30 milioni di euro è stata recentemente al centro delle polemiche per le dichiarazioni dell'amministratrice Saoncella che l'aveva definita come una società farsa, creata apposta per trasferire l'ingente indebitamento del Comune di Parma. In Consiglio comunale poi è stata approvata una delibera per il finanziamento a Parma Infrastrutture. Il 3 dicembre 2012 Rosario GIannini è stato nominato nuovo amministratore unico della società.
PARMA INFRASTRUTTURE: UN ELEFANTE MALATO
QUESTA SOCIETA' E' UNA FARSA'. "Credo che questa società sia una farsa - ha dichiarato Rossella Saoncella neoamministratrice di Parma Infrastrutture - mi sembra sia stata creata solo perché il Comune, a causa dei debiti, non riusciva a chiudere i bilanci. Gestita in modo insano secondo una modalità in cui prima si spendevano i soldi e poi si vedeva se c'erano i finanziamenti e la copertura necessaria. Ho trovato una pianificazione di interventi per 150 milioni, li ho ridotti a 32".
PARMA INFRASTRUTTURE. BUZZI E PELLACINI NEL 2010.
"Abbiamo ritenuto - ha detto il vicesindaco Paolo Buzzi - che il miglior modo per garantire ai cittadini una manutenzione puntuale e continua e una più efficace, efficiente ed economica gestione dei beni pubblici fosse individuabile in una Società di capitali con partecipazione interamente pubblica sotto l'indirizzo e il controllo del Comune stesso".
L'assessore al Patrimonio, Giuseppe Pellacini ha sottolineato che "vi è stata una particolare attenzione, sul piano dell'opportunità amministrativa, nel garantire che siano gli organi elettivi dell'Ente a decidere se un determinato bene appartenente al Patrimonio pubblico debba essere alienato oppure no e quali siano le manutenzioni ordinarie e straordinarie da eseguire".