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Venerdì, 19 Aprile 2024
SI CAMBIA COLORE?

Parma rischia il Natale in zona gialla

I numeri sono ancora sotto controllo, negli ultimi tre giorni i vaccinati sono quasi 8mila: 7835 persone tra il 6 e l'8 dicembre. Sono 36 i malati ricoverati al Barbieri, tra subacuti e acuti. L'ospedale non dà ancora segnali di pressione, ma invita a tenere alta l'attenzione

Sarà un Natale in bianco o in zona gialla? Parma, che tutto sommato non se la passa certo male in quanto a ricoveri di pazienti covid, rimane nel dubbio così come il resto della regione. L'ultimo dato parla di 129 casi, 43 di questi con sintomi. Sono 36 i malati ricoverati al Barbieri, tra subacuti e acuti. Gli altri distribuiti nei vari reparti di terapia semi intensiva e intensiva. L'ospedale non dà ancora segnali di pressione, ma invita a tenere alta l'attenzione. Non si sono verificati decessi nel nostro territorio, e i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono solo 3. Ma i ricoveri per Covid aumentano sia nei reparti "normali" sia in terapia intensiva in tutta la regione. E che nei prossimi quindici giorni l'Emilia-Romagna si gioca tutto. Ma il cambio di colore a questo punto diventa un rischio concreto. Nelle ultime 24 ore si registra un'impennata dei casi: 1656 i nuovi positivi, con otto decessi in tutta l'Emilia Romagna. Negli ultimi tre giorni, i vaccinati sono quasi 8mila, 7835 persone tra il 6 e l'8 dicembre. Numeri importanti. 

Per andare in zona gialla bisogna tenere conto dell'incidenza di casi ogni 100 mila abitanti; i reparti Covid occupati a più del 15% e le rianimazioni oltre il 10%. In regione si resiste: è al 10% la soglia di occupazione nei reparti di terapia intensiva. A Parma la situazione resta sotto controllo, ma con il virus che galoppa e i casi che continuano a crescere, la situazione è da monitorare.

Zona gialla, cosa cambia

In zona bianca che gialla l’accesso continua a essere libero in bar e ristoranti all’aperto oltre che per consumazione al bancone al bar. In zona arancione, le restrizioni e le limitazioni valide finora non scattano, ma alle attività possono accedere i soli detentori del green pass rafforzato. In zona arancione, quindi, niente consumazione al banco o al tavolo anche all’aperto in bar e ristoranti (esclusi quelli nelle strutture ricettive) se non si ha il super green pass. Chi ha aderito alla campagna vaccinale (anche senza la terza dose) o è guarito dal Covid potrà accedere a tutti quei locali e servizi anche se il luogo in cui abita diventa zona gialla o arancione. Quindi: per accedere ai centri commerciali non servirà il green pass, ma in zona arancione per accedervi nei giorni festivi e prefestivi si dovrà avere certificato “rafforzato”. Limitazioni sugli spostamenti e chiusure per tutti (non solo per i possessori di green pass base) valgono in zona rossa. Particolare il caso degli impianti di risalita sulle piste da sci: in zona bianca e gialla richiedono il green pass semplice, in zona arancione il super green pass.

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