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Cronaca

ParmaZeroSei, rischio licenziamento per le "tate" precarie

Un'educatrice: "Non ci hanno fatto sapere niente. Siamo in balìa dell'amministrazione". Michele Morfini, Cisl: "Vogliamo dal Comune i numeri esatti su quanti rischiano il posto di lavoro"

Una voce, una delle tante, troppe, persone che da tempo vivono giorno per giorno nella totale incertezza sul proprio futuro lavorativo. Il motivo è noto, il progetto ParmaZeroSei, che prevede il passaggio da strutture pubbliche a private delle tre scuole per l'infanzia Millecolori, Primavera e Albero Parlante nel giro di pochi mesi. Meno note le voci di quanti con rabbia versano nel dubbio. Non vuole rendere noto il suo nome, è una operatrice con contratto a tempo determinato. Garantita l'occupazione per chi è assunto di ruolo, il personale che ha in mano solo un contratto a tempo determinato non ha garanzie certe di assunzione.

"Lavoro in questa struttura da quattro anni e come le altre mie colleghe, mi sono resa conto di ciò che stava accadendo solo a cose fatte – racconta una maestra precaria. E sa come ne sono venuta a conoscenza? Leggendolo sui giornali. Si parlava di una possibilità che poi è diventata concreta di lì a pochi giorni. Nessuno ci ha fatto sapere niente, nè i coordinatori, nè i dirigenti e tanto meno il Comune. Assurdo, direi. Vorremmo fare qualcosa, ma non sappiamo proprio cosa inventarci! Non c'è chi ci informa realmente della situazione in corso. Si sta facendo qualcosa? E cosa? Ogni giorno è una sorpresa, non sappiamo che fine faremo. Siamo in balìa delle decisioni del Comune e delle notizie dal sindacato. Ci affidiamo sperando che ci rappresentino davvero. L'intento del Comune è chiaro. Non avere più dipendenti a proprie spese ma solo dirigenti".

Tuttavia, oltre a i disagi noti, i rischi riguarderebbero la linea pedagogica. "Il nostro sistema educativo - continua -, i nostri princìpi pedagogici sono da anni un modello a livello europeo. Un prestigio diviso con Reggio Emilia, che ci porta molto spesso visite da strutture per l'infanzia da tante parti del mondo. Da poco abbiamo ospitato rappresentanti dalla Svezia e dalla Grecia, interessati a vedere in che modo si lavora qui con i bambini e quali sono le nostre linee. Facciamo corsi di formazione e aggiornamenti ogni mese, nell'intento di offrire il meglio. Tutto questo crediamo possa rischiare di essere davvero pregiudicato con ciò che si prospetta in tempi brevi".

La tutela dei diritti dei dipendenti la lotta dei sindacati, nell'intento di trovare un accordo con il Comune. "E' una trattativa in corso – afferma Michele Morfini della Cisl -. Abbiamo chiesto un'integrazione dei dati per avere informazioni dettagliate su posti vacanti e sul numero del personale precario che rischia di non essere assunto. La novità è che siamo riusciti a fissare il prossimo incontro per il 3 maggio. Per ora si parla di mobilità, ma il nostro scopo è capire effettivamente quante assunzioni avverranno". Altro punto dolente la tipologia di contratto, che potrebbe tradursi in svantaggiosa rispetto a quella attuale.

"Abbiamo chiesto delucidazioni al Comune, ma ci ha elegantemente risposto che sarà il nuovo socio a definirne i termini. In merito pare che sia stato reso pubblico il bando, anche se a noi per il momento non risulta. Se dovesse profilarsi una tipologia di contratto dalle condizioni normative ed economiche non convenienti, il rischio è che si produca lo stesso effetto sortito qualche tempo fa per Parma Infanzia".

Malcontento ampiamente espresso anche da alcuni genitori di figli che frequentano la struttura Millecolori. "Iscriviamo i nostri bambini pensando che rimarranno con gli stessi insegnanti, invece non solo non è così ma addirittura si passa da pubblico a privato! Il tutto senza dirci niente! Non credo che sia una cosa dell'ultimo mese, chissà da quanto va avanti questo progetto. Perchè allora non dircelo già da settembre-ottobre?"
Come confermato da Morfini, i genitori hanno appreso la notizia poco prima della decisione formale del 4 aprile. "Il Comune non è stato corretto - afferma - , soprattutto nei confronti dei genitori. Questo bisogna dirlo. Dal punto di vista sindacale l'incontro del 3 maggio è solo l'inizio, perchè ci sono tanti aspetti della vicenda che non possono certo esaurirsi qui".

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