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Cronaca

"Parma di nuovo in arancione ci farà chiudere definitivamente: è l'ultima mazzata"

Allarme e preoccupazione tra i gestori di pub, pizzerie e ristoranti di Parma e provincia. Mancano certezze per poter programmare acquisti e attività per i clienti: "Migliaia di euro di acquisti dai fornitori andranno in fumo"

Rischiano di dover di nuovo chiudere, da un giorno all'altro, dove aver già fatto - e pagato - gli ordini della merce dai fornitori. Si parla di alimenti, birre e vino per migliaia di euro. I gestori di pub, ristoranti e pizzerie di Parma e provincia sono di nuovo in rivolta per il probabile ritorno del nostro territorio in zona arancione. Nei giorni della zona gialla hanno avuto la possibilità di riaprire e di far ripartire il loro business. Ora, anche se la certezza ancora non c'è, dovranno riabbassare le serrande. Per aprirle forse tra una o due settimane. E' anche possibile però che nella nuova zona arancione i locali possano comunque tenere aperto a pranzo: è questa la speranza di molti proprietari. 

"Noi abbiamo riaperto quasi a pieno regime a fine settimana con 40 persone all'interno del locale - ci racconta il proprietario del pub Evol di Fidenza . La gente ha voglia di uscire: domenica abbiamo fatto il sold out. Per il ritorno alla zona arancione sarebbe un'altra mazzata. In questi giorni di zona gialla a pranzo stiamo lavorando bene, anche con i camionisti. Ho acquistato fusti di birra artigianale che dura molto meno rispetto alla birra non artigianale: ora, se sarò costretto a chiudere, dovrò buttarli. Sono almeno riuscito ad annullare alcuni ordini".

Il problema, per chi lavora con il pubblico, è anche l'impossibilità di programmare, sia per quanto riguarda gli acquisti che per le attività.  "Abbiamo fatto dei grossi ordini perchè i clienti sono tanti: tutti hanno voglia di uscire e, sempre rispettando le regole - sottolinea il gestore di una pizzeria di Parma - il nostro locale è sempre stato pieno a pranzo. Ora, se torneremo in zona arancione, dovremmo buttare tutto. Le fatture le abbiamo già saldate, anche per rispetto dei fornitori che hanno ripreso, anche loro, a lavorare con una certa intensità".

Resta aperta una speranza: che nella nuova zona arancione, come sembrerebbe da alcune indiscrezioni, sia concessa l'apertura dei locali per il pranzo. "Speriamo che si vada verso questa soluzione perchè ora che abbiamo aperto per i pranzi, chiudere sarebbe l'ennesimo colpo alla nostra attività - sottolinea il gestore di un ristorante che, come tanti, ha perso migliaia di euro di fatturato nel corso degli ultimi mesi. Poter aprire a pranzo sarebbe per noi un'ancora di salvataggio preziosa. E' questo quello che chiediamo alla politica e al nuovo Governo". 

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