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Cronaca

Processo Parmatour, la difesa: "Tanzi era vittima del sistema bancario"

Stando ai legali, l'ex patron di Parmalat sarebbe stato indotto a entrare nel settore turismo al fine di rastrellare sul mercato del credito finanziamenti utili a tenere a galla il suo gruppo industriale

E' durata poco più di un'ora l'arringa del collegio difensivo che assiste Calisto Tanzi, ex patron della Parmalat, nel processo Parmatour giunto alle battute finali. I legali di Tanzi (Filippo Sgubbi, Gianpiero Biancolella, Fabio Belloni) hanno parlato a turno chiedendo il proscioglimento del loro cliente in ragione del fatto che Tanzi "non si è mai occupato direttamente della gestione del settore turismo, delegato a dirigenti che hanno operato in piena autonomia". Stando ai legali, l'ex patron di Parmalat sarebbe stato indotto a entrare nel settore turismo al fine di rastrellare sul mercato del credito finanziamenti utili a tenere a galla il suo gruppo industriale.

Dito puntato, ancora una volta, nei confronti del sistema bancario italiano che, sempre secondo la difesa di Tanzi, era perfettamente a conoscenza dello stato del gruppo di Collecchio e ne avrebbe approfittato. Tanzi non era presente questa mattina in aula. L'assenza è stata così spiegata dai suoi difensori: "Avremmo dovuto portarlo in aula in barella, date le sue condizioni di salute, e comunque non sarebbe stato in grado di seguire l'udienza". Secondo il collegio difensivo Tanzi versa in condizioni di salute talmente tanto precarie da non essere in grado neppure di partecipare attivamente all'udienza processuale.

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