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Cronaca

Le parole di Antigone

Hanno raccontato esperienze di coraggio, impegno, giustizia le 32 donne che durante l'incontro pubblico Le Parole di Antigone hanno donato al numeroso pubblico raccolto a cerchio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Hanno raccontato esperienze di coraggio, impegno, giustizia le 32 donne che durante l'incontro pubblico Le Parole di Antigone hanno donato al numeroso pubblico raccolto a cerchio, una intensa emozione e una gran voglia di lasciare un segno, ognuno nel suo ambito, contribuire a vario titolo alla vita collettiva.
L'incontro che si è svolto il 9 giugno è nato all'interno del progetto teatrale La Città di Antigone dalla volontà di dare voce ad alcune delle quasi cento donne intervistate intorno alle parole amore, giustizia, ribellione, impegno, accoglienza, libertà. Proprio queste parole sono le fondamenta dello spettacolo La Città di Antigone che verrà messo inscena gratuitamente sia venerdì 29 giugno alle ore 18 al Centro Commerciale Eurosia sia sabato 30 settembre alle ore 21 presso i Voltoni del Guazzatoio nel Palazzo della Pilotta.

Carla Campagnini, della Sovrintendenza per i Beni Artistici Etnoantropologici di Parma e Piacenza, orgogliosa padrona di casa, ha dato il benvenuto ricordando come il Palazzo della Pilotta sia un luogo simbolico e di incontro della città e a seguire Giovanna Buzzoni della Coop Consumatori Nordest ha riaffermato la volontà di sostenere attività culturali e sociali su tutti i territori in cui è presente con la sua rete di vendita.
La regista Andreina Garella, ideatrice del progetto, ha raccontato come "sia stata scelta la figura di Antigone perché in lei ci riconosciamo e come lei cerchiamo giustizia e rivendichiamo il diritto alla pietà. Ci sono 30 donne cittadine, alcune con cittadinanza e altre senza, ma tutte sensibili, curiose e attente che si stanno impegnando nelle prove dello spettacolo La Città di Antigone nel tentativo di fare un teatro che parli veramente di noi e in cui ci possiamo identificare."

E poi via alla intensa carrellata di interventi delle donne che hanno condiviso con i loro corpi e a loro voce le proprie esperienze parlando di educazione alla bellezza, della voglia di sognare un mondo differente che porti a non subire, dell'importanza di raccontare la propria sofferenza, di come a volte si può essere rivoluzionari rispettando le regole, dell'importanza di prendersi i propri spazi, dell'impegno che è stato profuso per mettere in piedi quei servizi che ora si ritengono scontati e infine, a una platea tutta orecchie, hanno parlato dell'importanza di ascoltare.
L'incontro è durato più di due ore, ma l'attenzione era sempre altissima e l'emozione era respirabile sotto i Voltoni dove si sono avvicendate al microfono Margherita Asta, Leyla Akgul, Margherita Becchetti, Giovanna Bertani, Ennia Bertozzi, Francesca Bigliardi, Maria Bocchi, Susanna Borghini, Clelia Buratti, Angela Brundu, Laura Caffagnini, Lucia Alejandra de Cavalcanti, Ailem Carvajal Gomez, Marinella Ciullo, Fabrizia Dalcò, Samuela Frigeri, Maura Giuffredi, Claudine Irahoza, Violetta Libassi, Gabriella Manelli, Carla Mantelli, Matilde Marchesini, Irene Massera, Elisabetta Mora, Rosanna Patrizi, Suor Maria Assunta Pedrinzani, Vincenza Pellegrino, Christine Kaihura, Cristina Quintavalla, Ebe Quintavalla, Roberta Roberti, Marcella Saccani, Pina Sammati, Annavittoria Sarli, Eugenia Tagliaferri, Vojsava Tahiraj, Adele Tonini, Katia Torri, Aiassitou Vinci, Alice Zambelli, Maria Zirilli.

ll progetto La Città di Antigone, all'interno del quale è sorto l'incontro Le Parole di Antigone, è frutto dalla collaborazione di Vagamonde, associazione di Parma che da più di nove anni si occupa di promuovere i diritti di cittadinanza delle popolazioni migranti con particolare attenzione all'universo femminile, e Festina Lente Teatro, che propone un teatro attento alla società, ai suoi cambiamenti. Realizzato grazie al contributo diCoop Consumatori Nordest e della Cooperativa Oikos si avvale della collaborazione della Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici Etnoantropologici di Parma e Piacenza e del patrocinio della Provincia di Parma.

 

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