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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Mobilità, Dall'Olio a Pizzarotti: "Non bastano misure spot per ridurre traffico e inquinamento"

Il consigliere del Pd polemizza sull'assenza del sindaco e dell'assessore all'Ambiente al congresso "Smart City Exhibition": "Non si può promuovere la mobilità sostenibile avendo come strumento di programmazione il Piano della Mobilità Urbana approvato nel 2007"

Il consigliere del Pd, Nicola Dall'Olio, polemizza sull'assenza del sindaco Pizzarotti e dell'assessore all'Ambiente, Gabriele Folli, al congresso "Smart City Exhibition": "Il Sindaco e l’assessore avrebbero potuto apprendere che l'equazione tra domanda di mobilità e riduzione del traffico e delle emissioni non può essere risolta con misure spot come la chiusura dei varchi o le domeniche senza auto".
Di seguito il comunicato del consigliere:

"Per essere “Smart”, termine oggi molto di moda, una città non ha bisogno solo di infrastrutture digitali, sensori, applicativi per telefonini e sofisticati software: ha bisogno prima di tutto di una solida e costantemente aggiornata base di conoscenza. Sono queste le conclusioni che si possono trarre dalla Smart City Exhibition, una tre giorni di congresso con più di 500 interventi tenutasi a Bologna nell’ambito della fiera dell’edilizia.

Il tema principale è stato il futuro della città: come renderle più vivibili, più aperte, trasparenti e sostenibili sfruttando gli strumenti messi a disposizione dalla rivoluzione digitale. Tra i vari aspetti affrontati, particolare rilievo ha avuto la mobilità urbana trattata fin dal primo giorno in una conferenza (Mobilità2020: quali scenari?) in cui sono intervenuti amministratori di città, aziende informatiche come IBM e ABB, ricercatori universitari, esponenti del governo.

Peccato che tra il pubblico, per non parlare dei relatori, fosse del tutto assente l’amministrazione comunale di Parma. Il Sindaco e l’assessore Folli avrebbero potuto conoscere esperienze d’avanguardia nel campo della gestione delle aree di sosta, dei flussi del traffico, degli applicativi mobili, del car-sharing elettrico, delle piattaforme logistiche e della bigliettazione integrata. Esperienze che potrebbero essere replicate anche a Parma per dare risposta, da un lato, alla crescente domanda di mobilità, dall’altro alla necessità non più derogabile di ridurre il traffico veicolare e le emissioni in atmosfera, come ci richiede da tempo l’Europa.

Soprattutto il Sindaco e l’assessore avrebbero potuto apprendere che questa equazione tra legittima domanda di mobilità e riduzione del traffico e delle emissioni non può essere risolta con misure spot, come la chiusura dei varchi o le domeniche senza auto, ma deve essere affrontata a partire da uno studio aggiornato dei flussi di traffico che inquadri gli interventi all’interno di un piano organico a scala urbana e territoriale. Si sarebbero così accorti che non si può pensare di promuovere la mobilità sostenibile avendo come unico strumento di programmazione il Piano della Mobilità Urbana approvato nel 2007 dall’amministrazione Vignali, piano costruito e incentrato sul progetto della metropolitana. Non certo la base di conoscenza adeguata per impostare una politica di mobilità sostenibile e soprattutto “Smart”.

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