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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Pesce senza etichette e mal conservato: multe dei Nac per 6mila euro

Il Nucleo Antifrodi Carabinieri ha sospeso l'attività di vendita ad una pescheria del parmense. L'esercizio non era dotato di frigoriferi per "l'abbattimento termico", indispensabile per surgelare i prodotti

Il Nucleo Antifrodi Carabinieri di Parma ha sottoposto a controllo numerosi operatori commerciali del settore ittico contestando, in provincia di Parma, sanzioni amministrative per  6.000 euro circa per irregolarità nei cartellini delle denominazioni di vendita.

I controlli sono stati sviluppati con la collaborazione del Servizio Veterinario dell’azienda USL di Parma che ha proceduto a svolgere campionamenti ed a emettere un provvedimento di sospensione. In particolare la sospensione è intervenuta poiché è stato riscontrato che l’esercizio commerciale, nonostante sul banco vendesse preparazioni a base di pesce, non era dotato di frigoriferi per “l’abbattimento termico”, strumento indispensabile per surgelare i prodotti ad almeno meno 20 gradi prima di cucinarli per eliminare determinati agenti patogeni.

I NAC ricordano che nella vendita del pesce è obbligatorio che siano indicati in etichetta: la “denominazione commerciale” della specie ittica, il “metodo di produzione” (allevamento o pesca), la “zona di cattura” (zona marina o stato di allevamento o di pesca). In particolare per i molluschi bivalvi vivi (come ad es. cozze e vongole) devono riportare in etichetta la “data di preparazione” (giorno e mese) e il “tempo minimo di conservazione” o “scadenza”, o, in alternativa, la dicitura “questi animali devono essere vivi al momento dell’acquisto”.

Ogni situazione illecita potrà essere segnalata dal cittadino al numero verde 800.020.320 del Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari.
 

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