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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Golese / Strada Chiesa di Roncopascolo

Roncopascolo, sfratto rinviato. La Rete: "Rossi, faccia un giro in città"

Stamattina Eloghousa e suo figlio hanno ottenuto la proroga al 14 settembre grazie alla disponibilità del padrone di casa. Diritti in Casa risponde all'assessore al Welfare che aveva detto che non c'è gente che dorme in strada

Emergenza abitativa. Pochi giorni fa l'assessore al Welfare del Comune di Parma Laura Rossi aveva sottolineato la mancanza di risorse per l'emergenza casa e l'impossibilità di consegnare nuove abitazioni agli sfrattati. Stamattina l'ennesimo caso in città.

Roncopascolo. Eloghousa è una donna nigeriana. Ha un bambino di 4 anni. E' vedova, ha un lavoro da 600 euro in cooperativa e non riesce più a pagare l'affitto della sua casa. Stamattina l'ufficiale giudiziario si è presentato per l'ennesima volta alla sua porta per eseguire l'ordine di sfratto. Ma Eloghousa non ha un'alternativa alla strada, se non il dormitorio propostole dall'assistente sociale.

Una soluzione comunque da verificare. Stamattina con lei c'erano alcuni attivisti della Rete Diritti in Casa, che già nel precedente tentativo di sfratto erano intervenuti. Grazie anche alla disponibità del proprietario lo sfratto è stato nuovamente rinviato al 14 settembre.

LA NOTA DELLA RETE DIRITTI IN CASA

"Considerato che chi di dovere in questo periodo non ha effettuato alcun tipo di intervento, contiamo su un'attenzione finalmente adeguata che porti a una soluzione accettabile entro la data fissata perchè non è pensabile che se ne faccian carico solo il proprietario di casa e la nostra rete. Sappiamo che i servizi sociali non hanno soldi e certamente non addebitiamo la responsabilità di questa mancanza all'Assistente Sociale che non può agire senza strumenti adeguati: chiediamo alla nuova Giunta di trattare come priorità le emergenze come questa, e ciò già da ora scegliendo di deviare più fondi possibili verso il sociale.
 
Siamo consapevoli che non ci sono case per tutti i 700 sfrattati in previsione quest'anno, e che le case non si costruiscono in una notte: non pretendiamo miracoli, ma ci preoccupa tuttavia la dichiarazione dell'assessore Rossi, per la quale a Parma non c'è gente che dorme in strada. Siamo sicuri che la dichiarazione dell'Assessore sia stata fatta in buona fede ma le consigliamo comunque un giro per la città di sera per esempio in Pilotta o sotto i ponti della Parma: conoscerà una realtà assai diversa. Ed é cosi anche per le famiglie:se non ce ne sono in strada è perchè ci sono case occupate, e questa ovviamente non può essere ritenuta una soluzione definitiva.
 
In vista di un prossimo incontro, che il Sindaco ci ha già promesso, vorremmo anticipare anche a lei alcune possibili soluzioni quali l'autorecupero di immobili in disuso,la conversione del social housing (fallimentare) in Case Popolari propriamente dette, la costruzione di nuovi alloggi Erp in aree ex industriali (vedi Spip) o al posto di altri immobili in disuso, finanziata con la tassazione straordinaria degli alloggi lasciati sfitti e/o ricorrendo all'esproprio degli alloggi affittati in nero o quelli dei grandi multiproprietari che in questi anni hanno accumulato enormi patrimoni grazie a speculazioni. Siamo disponibili ad approfondire direttamente con la dottoressa Rossi questi argomenti non appena lei vorrà accettare un incontro.
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