Ponte del Diavolo, rimossi i tronchi. Ora si gettano le burghe
Da questa mattina si è iniziato a posizionare le burghe, grandi "salsicciotti" di rete metallica che contengono pietrame. Vengono poste alla base del pilone in modo da proteggerlo e garantirgli più stabilità
Ponte del Diavolo. E’ la messa in sicurezza della pila centrale l’obiettivo dei lavori avviati dalla Provincia. La chiatta con a bordo il caterpillar utile alla rimozione dei tronchi che si trovano, alla base della pila centrale lesionata, è arrivata venerdì a Gramignazzo. Le operazioni di pulizia sono durate più del previsto e tanto è stato il materiale scardinato dal fondo del fiume.
Da questa mattina si è iniziato a posizionare le burghe, grandi "salsicciotti" di rete metallica che contengono pietrame. Vengono poste alla base del pilone in modo da proteggerlo e garantirgli più stabilità. A fianco delle burghe, per fare in modo che resistano alla corrente, verranno poi calati grandi massi. A seguire le operazioni i tecnici della Provincia ma anche alcuni abitanti della frazione in apprensione per il futuro del ponte.
“ Questi lavori dovrebbero concludersi in una settimana – spiega l’assessore alla Viabilità Andrea Fellini - nel frattempo vengono avviate sempre dalla Provincia le indagini geotecniche e idrauliche che permetteranno di decidere la moalità migliore per salvare la pila in corrispondenza della quale si è verificato l’abbassamento del piano di scorrimento dell’infrastruttura”.
Il ponte è chiuso dal 10 febbraio scorso e le immediate analisi della Provincia hanno evidenziato uno scalzamento del terreno attorno alla pila con la riduzione della parte interrata. La Provincia, che ha concordato l’intervento con la Regione e gli amministratori dei Comuni, ha deciso di procedere per gradi. In questi giorni è in corso la messa in sicurezza della pila in modo da scongiurare un ulteriore aggravamento della situazione. Poi si procederà con un intervento più strutturale di consolidamento, azione propedeutica a un ulteriore intervento sul ponte per riallineare il piano di scorrimento, abbassatosi di 60 cm, e sistemare la struttura, le spalle e l’altra pila. I primi fondi - 200mila euro – li ha stanziati la Regione che inserirà nella fascia di priorità uno il ponte di Gramignazzo nell’elenco che sta completando per la richiesta fondi al Governo.