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Cronaca San Leonardo / Via Brennero

Ponte Nord, Legambiente: "Dove sono gli 80 alberi previsti?"

L'associazione snocciola tutte le criticità delle opere collaterali legate alla struttura al centro delle polemiche: mancanza dell'alberatura prevista, pista ciclabile interrotta, viabilità più difficoltosa"

Ponte Nord, proseguono le polemiche sul futuro di un'opera considerata come una delle più inutili per i cittadini e le cittadine di Parma. Ora che il ponte è quasi completato però è necessario interrogarsi su come utilizzare la struttura. Se dai residenti di via Brennero continua a salire la protesta l'assessore Alinovi ha dichiarato che per completare le opere collaterali servirebbero altri 3,9 milioni di euro, oltre alla necessità di trovare un gestore dell'intera struttura. Ora anche Legambiente prende posizione.

"La vicenda del Ponte Nord -si legge in una nota dell'associazione- necessita di qualche chiarimento, da parte dell'Amministrazione Comunale e della Stu Autthority, non solo sull'utilizzo degli spazi del ponte ma anche sulle opere collaterali ma che non sono meno importanti. L'accesso su via Brennero va mantenuto chiuso, accogliendo le richieste degli abitanti, fintanto che non sarà definito il completamento del grande sottopasso della Stazione. Solo a quel punto potrà essere chiaro il quadro della nuova viabilità del quartiere S. Leonardo e gli interventi più idonei da adottare.

"Al momento dunque pare inopportuno aprire il transito di via Brennero con via Europa e il ponte nord che avrebbe come effetto principale il riversare nelle stradine del S. Leonardo un traffico parassita. Sarebbe utile se l'Amministrazione Comunale (che si è già espressa sull'inutilità dell'opera che "collega il nulla al niente") aprisse un dibattito illustrando le sue idee e ascoltando i cittadini per valutare la soluzione migliore, compresa quella di aprire il ponte solo ad una fruizione ciclo-pedonale. Sull'aspetto del ridisegno della mobilità Legambiente si riserva di intervenire successivamente portando il proprio contributo".

"Il secondo aspetto è quello della mitigazione ambientale verso i palazzi prospicienti via Europa. Era prevista una alberatura di "barriera", in sostituzione delle piante ivi presenti, abbattute per esigenze di cantiere. L'intervento di compensazione prevedeva una piantumazione di circa 80 alberi ma, allo stato, sono stati piantati solo una ventina di aceri, nel lato sud est di via Europa, in direzione centro. Riteniamo che sia necessario provvedere alla piantumazione di un numero adeguato di alberi anche sul lato nord della strada, restringendo se del caso il parcheggio realizzato e tuttora chiuso, in modo che col tempo cresca una corona protettiva verso i caseggiati".

"Per quanto attiene il lato di via Reggio vi sono altri due interrogativi. Il primo riguarda la pista ciclabile sull'argine che collega Baganzola alla città. Mentre in origine la pista si innestava direttamente sotto il ponte della ferrovia in via Reggio ora il percorso ciclabile si interrompe sulla rotonda tra il ponte nord, via Reggio e il sottopasso verso l'Efsa. Questo provocherà un notevole disagio ai ciclisti poiché i marciapiedi sono stretti e la strada disagevole, da e verso il centro. Legambiente chiede se è in previsione il completamento della pista ciclabile per i duecento metri mancanti oppure se sono previste alternative".

"L'ultima questione riguarda il palazzo a dieci piani che doveva sorgere in via Reggio, a lato sinistro del ponte nord, la cui destinazione non era chiaro se fosse ad albergo o sede delle associazioni di volontariato. Le difficoltà finanziarie della Stu Authority sembrerebbero aver messo nel limbo la costruzione di tale edificio. Allo stato vi è un'area degradata, ancora recintata da cantiere. Anche in questo caso sarebbe utile sapere se l'opera sarà realizzata o se è già definitivamente cancellata e, nel caso, a quale scopo sarà destinata l'area in questione".

PONTE NORD, I DISAGI DEI RESIDENTI
foto Alice Pisu/ParmaToday

Disagi residenti via Brennero

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