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Cronaca

Prefabbricati, incertezze per cooperativa: atteso parere del giudice

Dopo la relazione negativa del commissario, il gruppo di lavoratori attende l'incontro del 19 tra le parti quando il giudice si esprimerà riguardo il concordato. Se il giudice non dovesse omologare il concordato, l'azienda dovrà decidere il da farsi

Un percorso sempre più in salita quello per la costituzione di una cooperativa per l'affitto di un ramo d'azienda da parte di un gruppo di lavoratori ed ex contoterzisti della Prefabbricati Parma. A pochi giorni dalla relazione negativa stilata dal commissario che ha ritenuto non ci siano i numeri per una partenza autonoma del concordato. Il giudice, dopo aver sospeso l'adunata ha indetto un incontro tra le parti e in quell'occasione, secondo quanto reso noto dalle rappresentanze sindacali, l'autorità stabilirà gli estremi per un'omologa del concordato. Per il momento il gruppo di lavoratori ed ex dipendenti che intendono far partire la cooperativa sono in fase di attesa, secondo i rappresentanti sindacali nessuno per ora sarebbe in grado di firmare l'affitto di ramo d'azienda.

Un'attesa che rende impazienti i lavoratori dato che secondo indiscrezioni sarebbero già arrivate richieste di lavori e il gruppo, composto da una ventina di lavoratori della Prefabbricati e da una decina di ex fornitori e contoterzisti, vorrebbe sbrigare le formalità e riuscire a partire con il progetto per poter accettare le commesse. E' una situazione particolarmente delicata che necessita di una risoluzione del contenzioso tra l'azienda e il commissario, commentano i delegati sindacali. Nell'eventualità in cui il giudice non dovesse omologare il concordato, l'azienda dovrà decidere se depositare i libri in tribunale, aspettare l'istanza di fallimento o ripresentare un nuovo concordato. Quest'ultima possibilità comporterebbe però un dispendio di risorse. Nell'eventualità di un fallimento invece, si potrebbero accorciare i tempi di ricezione degli incassi per i lavoratori e si potrebbe profilare una partenza della cooperativa che in futuro se dovesse ingrandirsi potrebbe dare lavoro anche a un numero maggiore di lavoratori rispetto a quelli al momento disposti a farne parte. L'attesa ora è per il 19 febbraio prossimo, quando con un incontro tra le parti il giudice si esprimerà riguardo il concordato.

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