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Cronaca

Prefabbricati Parma: sì alla cassa integrazione. Dubbi per la coop

Copertura sino a luglio 2014 per la cassa integrazione ma dubbi sulla costituzione di una cooperativa di lavoratori, indiscrezioni rivelano un presunto interesse di Coop7, i sindacati chiedono un incontro

Per i lavoratori della Prefabbricati Parma in piccolo sospiro di sollievo per la copertura della cassa integrazione sino al 25 luglio 2014. E' quanto sancito dall'accordo siglato in Provincia alla presenza dei rappresentanti sindacali e dell'azienda di Colorno. Una situazione che però resta inevitabilmente ancora in bilico in attesa di conoscere le reali intenzioni da parte dell'azienda, secondo quanto sostenuto dai sindacati che hanno cercato di fare chiarezza sulle ipotesi di affitto di ramo d'azienda palesate inizialmente da figure collegate ai precedenti soci. Una secca smentita non ha lasciato ulteriori speranze di un recupero di forza lavoro e produttività per una sede ormai storica nel territorio, che vanta anni di attività con commesse anche fuori dall'Italia.

L'unica speranza seppur con numerose incognite sembra essere ora la costituzione di una cooperativa. Lidea, supportata dall'ex responsabile della produzione, ha ricevuto sinora consensi da una parte dei dipendenti che si dice pronta a mettersi in gioco per cercare di mantere il proprio posto di lavoro. I rischi però non sono irrilevanti, se si considera che tra affitto e spese da anticipare per la produzione e per la forza lavoro, occorrerebbe impiegare un capitale da anticipare che potrebbe aggirarsi attorno a centinaia di migliaia di euro. "Vorremmo capire come intendono reperire queste risorse – sottolinea Mauro Toscani, Filca Cisl -. Si parla di interventi di un certo costo, con tempi lunghi anche tra il termine del lavoro e il pagamento che necessitano di una base economica alle spalle".

A supporto dell'idea della cooperativa sembra esserci una preliminare manifestazione di interesse da parte di Coop7, secondo quanto rivelato da Toscani, Filca Cisl: "Pare ci sia un incontro tra le parti, cercheremo anche noi come rappresentanti dei lavoratori di capire le intenzioni di Coop7 e chiederemo un incontro per avere delucidazioni in merito. La speranza di poter vedere un futuro occupazionale non deve creare false illusioni tra chi rischia di non riuscire poi a far fronte a un'impresa di grandi dimensioni e che può diventare rischiosa. Continueremo a tutelare i lavoratori anche in questo, è quanto mai necessario un dialogo costruttivo per analizzare le basi su cui è possibile o meno ripartire".

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