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Cronaca

Premio Sant'Ilario: medaglia d'oro ad Alberto Bormioli

Sono stati riconosciuti sette attestati di civica benemeranza

Una medaglia d'oro e sette attestati di civica benemeranza. Sant'Ilario 2018 andrà in scena domani mattina con le cerimonie ufficiale ma già oggi, 12 gennaio, sono stati svelati i vincitori. 

COME SONO STATE PRESENTATE LE CANDIDATURE
L’Amministrazione ha previsto la presentazione delle candidature attraverso l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica dedicato ed attraverso la loro presentazione in forma cartacea all'Ufficio Protocollo dell'Ente. In totale, sono pervenute una quarantina di richieste di candidature, spesso sostenute da diversi proponenti.

MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE DEL PREMIO
I premiati e la tipologia del premio vengono scelti dalla Giunta Municipale, sentiti i Capigruppo consiliari, partendo dalle segnalazioni dei cittadini.

I PREMIATI DEL 2018
Ogni anno l’Amministrazione, in base al regolamento vigente, ha la possibilità di assegnare fino ad un massimo di 5 medaglie d’oro e 7 attestati di benemerenza. I Segni di Benemerenza possono essere: Medaglia d’oro, Attestato di Civica Benemerenza e Sigillo della città di Parma (previsto solo in casi eccezionali).

MEDAGLIA D’ORO

ALBERTO BORMIOLI
L’ingegner Alberto Bormioli è Presidente dal 1994 della Bormioli Luigi Spa., società fondata dal padre nel 1946. Durante il periodo della sua Presidenza il Gruppo Bormioli Luigi è cresciuto di oltre sei volte, incrementando il fatturato da 70 a 460 milioni di euro circa. Oggi il Gruppo é leader mondiale nel mercato del vetro per profumeria e quarto produttore mondiale nel mercato del vetro per la casa, avvalendosi di 7 filiali commerciali e di impianti allocati in 7 stabilimenti (di cui uno in Spagna ed uno in Francia), che occupano 2.300 persone e producono oltre mezzo miliardo di pezzi all’anno. Secondo una filosofia ampiamente collaudata e vincente, il business dell’azienda si fonda su una strategia autonoma, libera da condizionamenti, nonché sulla prolificità di una innovazione globale, culturale, tecnologica, radicata sul territorio locale ed in terzo luogo sull’entusiasmo propulsivo delle risorse umane impiegate.

ATTESTATI DI CIVICA BENEMERENZA

SNUPI ONLUS

SNUPI (Sostegno Nuove Patologie Intestinali) è una associazione di volontariato, riconosciuta come onlus dal 17.07.2006, anche se già presente a Parma dal 2001. L'Associazione è nata spontaneamente per espressa volontà dei genitori di pazienti, per lo più in età pediatrica, affetti da patologie intestinali croniche e seguiti dal Prof. Gian Luigi de’Angelis presso l'Unità Operativa Semplice di Gastroenterologia della Clinica Pediatrica dell'Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma, già da anni Centro di eccellenza a livello nazionale sia in termini assistenziali che di ricerca. Al reparto afferivano per lo più pazienti affetti da Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali, poliposi geneticamente determinate, alterazioni congenite intestinali, tutte patologie potenzialmente invalidanti e con delicati risvolti assistenziali e sociali.
L'attività di questa Unità è cresciuta esponenzialmente negli anni, rivolgendosi a pazienti di ogni età; dal maggio 2009, la struttura è diventata Unità Operativa Complessa di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva, diretta sempre da Gian Luigi de' Angelis. Contestualmente si è ampliato ed è cresciuto l'impegno di SNUPI, che attualmente promuove, come da statuto, il sostegno umano e materiale ai pazienti ed alle famiglie, specie se non residenti a Parma o provenienti da nazioni estere. Istituisce borse di studio per giovani medici che intendono impegnarsi nel campo della Gastroenterologia e dell'Endoscopia Digestiva sia pediatrica che dell’adulto, mettendo a disposizione contributi per master o stage in strutture di riconosciuto prestigio scientifico. Sono una ventina i medici specializzandi, sia in pediatria con indirizzo gastroenterologico sia in gastroenterologia, che hanno potuto effettuare soggiorni di durata minima di 12 mesi in strutture estere a partire dal 2001. SNUPI inoltre contribuisce all'acquisto di strumenti di ultimissima generazione indispensabili per l'aggiornamento tecnologico in tempo reale dell'Unità operativa di riferimento. A tale scopo si impegna nell'organizzazione di eventi pubblici volti alla sensibilizzazione delle problematiche relative alle nuove patologie intestinali e al reperimento di fondi. Grazie all'impegno professionale ed umano dei medici, del personale sanitario, dei volontari dell’associazione e alla generosità di tantissimi benefattori, SNUPI ha conseguito risultati significativi per i tanti pazienti che hanno necessità di esser curati presso l'Ospedale Maggiore di Parma e per i giovani medici che in esso si sono o si stanno formando.


A.S.D. SAN LEO 1946

L'A.S.D. San Leo è protagonista a Parma dal 1946, ha festeggiato i 70 anni di attività nel 2016 e rappresenta da sempre una realtà importante sul territorio sia da un punto di vista sportivo, che formativo. Il sodalizio sportivo nacque da un'idea di Don Ferdinando Azzali, vicario parrocchiale di San Leonardo proprio per avvicinare i ragazzi allo sport. La guerra posticipò di qualche anno la realizzazione di quel sogno a cui contribuirono Egisto Corradi e Luciano Porcari che nel 1946 costituirono il primo gruppo di ragazzi del quartiere che partecipò ad un torneo. Di tempo da allora ne è trascorso, ma il San Leo non ha mai perso di vista la propria missione: quella di essere un punto di riferimento per i giovani di un quartiere, il San Leonardo, segnato da uno sviluppo industriale ed urbanistico tumultuoso nella seconda metà del Novecento.
Nel 1950 l'Unione Sportiva San Leo, in onore della Sampdoria, unica squadra con un “assistente spirituale”, prese i colori sociali blu cerchiati. Italo Maccarelli viene ricordato come il primo grande allenatore della storia della San Leo. E lo fu per poco meno di 10 anni: dal 1954 al 1963, vincendo diversi titoli provinciali e regionali e facendo della San Leo uno dei più floridi vivai calcistici della città. A metà degli anni Sessanta la squadra lasciò il campo storico “Baratta” e cambiò sede degli allenamenti fino ad approdare, nel 1982, all'attuale collocazione, quella definitiva, nel campo comunale di via Guastalla, sede della società.
La storia dell'A.S.D. San Leo è stata contrassegnata nel 1970 dal riconoscimento “Angiol d'or” come migliore e più numerosa società di Parma; dopo la fusione con il Cortile San Martino nel 1994 arrivò la promozione in Seconda Categoria, nel 2000. Tra gli importanti risultati raggiunti, nella stagione 1973/1974 la squadra Allievi della San Leo ha partecipato alle fasi nazionali del campionato Allievi Csi, vincendole, dopo aver fatto altrettanto nel girone emiliano.
L'A.S.D. San Leo si conferma oggi una realtà che coinvolge centinai di ragazzi con la Scuola di Calcio, Esordienti, Allievi, Juniores e Prima Squadra. Punto di riferimento nel quartiere San Leonardo, svolge la propria attività grazie al personale tecnico, accompagnatori e dirigenti che si dedicano quotidianamente alla formazione dei giovani sportivi e si avvale di diversi volontari. Le squadre coinvolgono circa 280 giovani, il personale tecnico e dirigenti sono circa 90.


GIANNI E VITTORIO FERRARINI

Vittorio Ferrarini si è diplomato Maestro d’Arte all’Istituto d’Arte Paolo Toschi di Parma. Ha iniziato a dipingere dall’età di 23 anni, e, in seguito, per motivi di lavoro, ha vissuto molti anni all’estero. Ha ripreso a dipingere nel 2004 e nel 2005 ha tenuto la sua prima personale. Ha tenuto diverse mostre sia in Italia che all’estero ed ha esposto in luoghi e cornici prestigiose. Nell’agosto del 2013 ha vinto il primo premio al “Concorso di Arti Visive Goliardo Padova” promosso dal comune di Tizzano (Parma). All’estero ha esposto a Praga all’Istituto Italiano di Cultura, (2008, 2010 e 2015) al Castello di Bratislava sede del Parlamento Slovacco (2009), all’Istituto Italiano di Cultura a Vienna (2009), in Francia a Parigi al Carouselle du Louvre, (2009) ed al Centro Culturale Christiane Peugeot (2009). Ha partecipato alla Biennale d’Arte Internazionale di Malta, (2009 e 2011) conseguendo nel 2009 lo “Special Distinction Award”. Ben 115 delle sue opere, la maggior parte di grandi dimensioni e sotto forma di donazione, sono entrate a far parte del patrimonio artistico di Associazioni Culturali, Aziende private ed Enti pubblici, quali l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Parma con ben 52 quadri, varie AUSL, Casa di Cura Città di Parma, Hospice Piccole Figlie, Hospital Val Parma, Poliambulatori Dalla Rosa Prati, Casa della Salute, Avis, Progetto Itaca, Anffas, varie Case Protette di Parma e Provincia ed Aziende come Paolo Barilla Spa, Dallara Costruzione auto da competizione, Camera di Commercio di Parma, Cariparma Crédit Agricole, Banca di Piacenza, Comune di Parma, ENIT di Vienna, Federazione Italiana Rugby di Roma, Ambasciata Italiana di Praga, Istituto Italiano di Cultura di Praga e molti altri ancora.
Gianni Ferrarini è scomparso, a 71 anni, nel luglio del 2017. La sua dipartita ha segnato un grave lutto per il mondo imprenditoriale e il baseball di Parma. Giannni Ferrarini è stato il fondatore della Farma ascensori e presidente del Crocetta Baseball, passione di una vita. Per decenni è stato una figura di rilievo nel mondo imprenditoriale e sportivo parmigiano. Nel 1968 ha fondato, assieme al fratello Vittorio, la Farma Ascensori di cui è stato presidente, oltre a ricoprire le massime cariche nella Federazione di settore in Italia ed in Europa. Il suo è stato un impegno costante sia in campo imprenditoriale che sportivo. Nello sport locale, Gianni Ferrarini è stato l'anima del Crocetta Baseball, società consolidata e punto di riferimento del “batti e corri” a Parma. Gianni Ferrarini, quando prese in mano le sorti del Crocetta Baseball, mantenne la promessa di riportare la squadra nella massima serie in pochi anni. In 30 anni di impegno si è adoperato per promuovere le potenzialità di questo sport nella formazione giovanile e sono stati ben 10 gli scudetti Giovanili conquistati dal Crocetta con lui. E' stato attivissimo nel Panathlon, passione che ha condiviso con il fratello Vittorio che ha ricoperto la carica di presidente dal 2003 al 2007. Con il fratello Vittorio ha, inoltre, dato avvio all'azienda Ferrarini Porte Blindate, fondata nel 1978.


TEATRO DELLE BRICIOLE

Il Teatro delle Briciole vanta una storia quarantennale che ha trasformato radicalmente l'immagine, il vocabolario e il concetto stesso di teatro per l'infanzia. Fondato nel 1976, primo in Italia a dar vita a un Centro Stabile di Produzione, Programmazione e Ricerca Teatro Ragazzi e Giovani, il Teatro delle Briciole ha rinnovato negli anni la propria identità affermandosi come un moderno centro di produzione teatrale radicato a Parma e nel territorio, ma proiettato fortemente anche fuori dai confini locali. Dal 1987 il Teatro delle Briciole ha trovato sede stabile nel Teatro al Parco (di cui si è festeggiato nel 2017 il trentesimo anniversario), al centro del quartiere Oltretorrente, nella splendida cornice del Parco Ducale, regalando alla città di Parma una ricchissima offerta e uno spazio aperto alla domanda di produzione e fruizione culturale della città e del territorio. Un teatro in ascolto dei sommovimenti e delle trasformazioni sociali, che negli anni si è fatto sempre più curioso di tutte le espressioni artistiche, di tutte le arti come danza, poesia, cinema, arte: è in questo contesto pluridisciplinare che nasce la collaborazione con Solares Fondazione Culturale, che ha dato origine a progetti di respiro internazionale e che nel 2007 è sfociata nell’unione tra le due realtà, con la nascita di Solares Fondazione delle Arti.Nel 2015 il Teatro delle Briciole è stato riconosciuto dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo come Centro di produzione: sono centinaia gli spettacoli realizzati a Parma che girano in Italia e all’estero, in un sistema di collaborazioni artistiche e organizzative con diversi Paesi, dalla Francia al Portogallo, dal Canada alla Russia. La relazione con la città si esprime attraverso la realizzazione di iniziative strutturate e continuative nello spazio storico del Teatro al Parco: la rassegna “Un posto per i ragazzi” è un marchio storico che da decenni ha fatto scoprire il teatro a generazioni di giovani studenti. Profondamente radicate nel territorio sono anche le rassegne “Weekend al Parco”, di grande richiamo per le famiglie che trovano qui la possibilità di vivere insieme l’emozione e la scoperta dell’arte della scena, e “Serata al Parco”, stagione di teatro contemporaneo dedicata al carattere “sociale” delle performance, ponendo sempre più in connessione l’attore e lo spettatore. L'intensa attività del Teatro delle Briciole si sviluppa anche nella organizzazione di cicli di incontri aperti al pubblico con gli artisti, in progetti dedicati alle opere di giovani talenti, ma anche negli spettacoli, incontri inediti, esplorazioni urbane per adulti e bambini che compongono l'“Insolito Festival”, che dal 2014 si svolge ogni estate, e infine attraverso l’ideazione di progetti speciali come “S-chiusi”, itinerario con cui il Teatro delle Briciole ha riportato la vita negli spazi abbandonati dalle attività commerciali del centro storico.

PAOLO COLOMBO

Paolo Colombo, professore emerito dell’Università di Parma, docente e ricercatore in Biofarmaceutica e Tecnologia Farmaceutica, si è laureato in Farmacia a Pavia nel 1968 e lì ha iniziato la sua carriera accademica, con studi di fisica della compressione focalizzati soprattutto sulle forme solide di somministrazione dei farmaci.

Nel 1983 è diventato professore associato e nel 1986 professore straordinario all’Università di Parma, dove è rimasto sino alla data del pensionamento e dove è stato tra l’altro delegato del Rettore, fondatore del Consorzio interuniversitario di tecnologie farmaceutiche innovative TEFARCO Innova, Direttore del Dipartimento di Farmacia e Preside della Facoltà di Farmacia.
Le sue attività di ricerca si sono concentrate principalmente sulla tecnologia farmaceutica, con indirizzi come “Drug delivery”, ionoforesi, somministrazione nasale e polmonare dei farmaci, micro e nanoparticelle farmaceutiche: tutti ambiti nei quali il gruppo del Prof Colombo ha contribuito allo sviluppo di tecnologie innovative.

Paolo Colombo ha pubblicato più di 260 lavori scientifici e depositato 42 brevetti su prodotti farmaceutici, molti dei quali sono diventati prodotti registrati in diversi Paesi. Uno di questi brevetti, di titolarità dell'Università di Parma, ha recentemente consentito di fondare con alcuni suoi studenti la “start up” PlumeStars srl, che ha ottenuto da EMA (European Medicines Agency) e FDA (Food and Drug Administration) la designazione orfana di due medicinali per il trattamento delle infezioni in fibrosi cistica e per la prevenzione delle recidive da mesotelioma pleurico.

Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. Tra questi Colorcon Award 1991, AAPS Fellow 1996, Premio Maurice-Marie Janot per le Scienze Farmaceutiche 2004, Premio CRS Reiner Hofman 2007, CRS Founders Award 2014 e IPEC Ralph Shangraw Award 2014.

Nel 2010 l’Università di Atene gli ha conferito il Dottorato Honoris Causa in Farmacia. Nel 2015 l'Università di Salerno gli ha consegnato il sigillo dell’Ateneo come Premio alla Carriera.

FAMIGLIA ROMANI

Romani, un cognome che nel campo della ristorazione è diventato nel tempo un simbolo indiscusso di tradizione culinaria e di buona cucina parmigiana ma che è anche sinonimo di solidarietà e di attenzione verso il prossimo. Una vita tra cibo, fornelli e famiglia, quella di Silvano e Ugo Romani, portata avanti dal figlio Fabio. Ugo, appena diciottenne, nel 1965 inizia la sua avventura nel campo della gastronomia: insieme alla mamma Bruna, al papà Severino apre una bottega di alimentari a San Lazzaro, la storica "Rocca San Lazzaro". Il fratello minore, Silvano, cresce respirando la passione di Ugo per il lavoro e, una volta adulto, lo affianca, imparando il mestiere.
Silvano ha trasformato negli anni la sua bottega di alimentari in una vera e propria gastronomia, dando, poi, vita ad una catena di rivendite di prodotti tipici alimentari ducali, pensati non solo per chi vuole fare la spesa, ma anche per coloro che vogliono sostare per un veloce pasto o una degustazione di vini e salumi. Ugo, nel frattempo, aprì una macelleria che gli permise di apprendere le tecniche della macellazione e sviluppare una costante ricerca sulla qualità delle materie prime.

Nel novembre del 1991, Ugo Romani ha fondato il ristorante di Vicomero, con la moglie Margherita. Realizza, così, un sogno e apre, dopo aver ristrutturato il vecchio casale di famiglia, il ristorante Romani con l'intento di creare una trattoria accogliente in cui offrire la tradizione della grande cucina di Parma. Dopo pochi anni i posti a sedere non sono più sufficienti. Ugo amplia il locale passando dai 50 ai 230 posti e chiama il figlio Fabio a dargli man forte in cucina. Il ristorante diventa un punto di riferimento per i parmigiani; nel 2015 con Decreto del Presidente della Repubblica, Ugo Romani viene nominato Commendatore della Repubblica Italiana. Romani ha dedicato la propria vita alla ristorazione di qualità, lanciando anche l’idea del Consorzio Parma Quality Restaurants che ora è una realtà affermata e condivide questa passione con il figlio Fabio. Per quindici anni, Ugo Romani è stato presidente della Ccepp (Cooperativa Commissionario Esercizi Pubblici Pasticceri) e fino a due anni fa della FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Regionale.
Ha dedicato il proprio tempo libero agli altri, soprattutto ai meno fortunati, ed ha portato avanti, in prima persona, numerose iniziative a scopo benefico. E’ stato consigliere e presidente del Circolo ARCI Aquila e tra i fondatori del Circolo Aquila Longhi. Ha ricoperto per due mandati l'incarico di presidente del Lions Club Colorno “La Reggia” di cui fu uno dei fondatori. In questi anni ha ricevuto anche due titoli Melvin Jones per aver supportato azioni di sostegno a persone in situazione di fragilità. Dal giugno scorso ha ricoperto anche la carica di presidente dell’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia di Parma.

SVOLTARE ONLUS

“Svoltare onlus”, nata nel 2015, offre un modello di solidarietà innovativo e dalla qualità certificata ISO 9001, per fornire una risposta concreta alle condizioni di disagio generate dai continui mutamenti evolutivi della società.

Problemi fisici, psichici, economici, sociali, familiari, di tossicodipendenza, di alcolismo o di status, come essere profughi, immigrati non abbienti o senzatetto, non sono visti come diversità da discriminare, ma opportunità di cambiamento per una “Svolta di vita”.

La promozione della “cultura dell’accoglienza” avviene attraverso un’esperienza evolutiva unica nel suo genere che ha come fine prioritario, secondo le istanze perseguite dall'Associazione, quello di influire positivamente sulla qualità della vita delle persone svantaggiate, attraverso un progetto d’accoglienza in grado di integrare gli aspetti materiali di base ad una molteplicità di servizi interdisciplinari e con percorsi d’inclusione sociale che consentano ad ogni accolto di ritrovare un’autonomia individuale.

Tutto questo attraverso progetti di sensibilizzazione della società verso i problemi e le sofferenze dei poveri e degli emarginati; studi e ricerche con particolare attenzione ai problemi della emarginazione e povertà; corsi di formazione per volontari di concerto con altre associazioni, enti ed istituzioni del territorio e lo svolgimento di attività legate alla propria missione istituzionale.

L'associazione si avvale dell'apporto di aderenti e volontari che concorrono alla realizzazione di progetti, percorsi ed attività volte a promuovere l'inclusione e la crescita della persona.

Oltre 600 persone fra vittime di tratta e di sfruttamento lavorativo, nuclei familiari e adulti in difficoltà abitativa e socio-economica con problemi relazionali, persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, richiedenti asilo (uomini, donne, minori stranieri non accompagnati e nuclei familiari), sono accolte dall'Associazione in strutture situate nei comuni di Parma, Fontanellato, San Secondo Parmense, Fontevivo, Langhirano e Felino. 

SANT’ILARIO DI POITIERS – (Poitiers, 315 circa – Poitiers, 367) E’ il Santo Patrono della città di Parma, teologo, filosofo e scrittore, è stato proclamato Dottore della Chiesa da papa Pio IX nel 1851. La sua elezione a patrono di Parma è collegata a vicende politiche che interessarono la città nel medioevo, tra il i secoli XII e XIII. Originario di famiglia aristocratica pagana, Gallo – Romana, nel 353 venne acclamato vescovo di Poitiers (Aquitania – Francia), partecipò al sinodo di Béziers nel 356 ed al concilio Seleucita in Isauria nel 359. L’imperatore Costanzo II lo esiliò in Frigia, l’attuale Turchia, nel 356, per la sua ferma opposizione all’arianesimo; è il protettore degli esiliati. La Chiesa cattolica lo ricorda il 13 gennaio, giorno della sua morte. Fra le sue opere si annoverano: De Trinitate, Hymni, Contra Arianos, Contra Costantinum Augustum, Tractatus super Salmos, De synodis, De mysteriis. Da secoli i cittadini di Parma gli sono devoti riconoscendone la protezione. La città lo ha invocato per superare diverse circostanze critiche legate alla sua storia plurisecolare.

La leggenda narra che un calzolaio, vedendo Sant’Ilario attraversare Parma scalzo, durante una giornata di neve, impietosito, gli regalò un paio di scarpe. Il giorno dopo, l’uomo ritrovò un paio di scarpe d’oro al posto delle scarpe donate a Sant'Ilario. Questa è la leggenda che ha dato origine alla tradizione secondo cui nel giorno del patrono vengono preparate le famose “scarpette”, tipici dolci legati alla festività del patrono.

IL PREMIO SANT’ILARIO fu istituito con delibera di Giunta Comunale n° 1584/94 del 18 dicembre 1986. La Giunta, guidata dal sindaco Lauro Grossi, approvò in quell’occasione il “Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza”, modificato con delibera di Consiglio Comunale n° 78 del 17/9/2013 in “Regolamento per la concessione delle civiche dichiarazioni di benemerenza e della cittadinanza civica”. La prima edizione del Premio si tenne nel 1987. Le proposte di concessione, in base al regolamento, possono essere formulate da singoli cittadini, da Enti, dai membri del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale al fine di segnalare l’attività di tutti coloro che abbiano in qualsiasi modo contribuito a migliorare la vita dei singoli e della comunità e ad elevare il prestigio della città. Le benemerenze cittadine sono destinate a premiare le persone, gli enti, le associazioni e gli organismi che, nell’ambito cittadino, si siano particolarmente distinti nel campo delle scienze, delle lettere, delle arti, dell’industria, del lavoro, dello sport, dell’assistenza, delle iniziative filantropiche, della collaborazione all’attività della pubblica amministrazione e che si siano distinti per atti di coraggio e di abnegazione in nome dei valori di umanità e solidarietà. In casi particolari le dichiarazioni di benemerenza possono esser conferite alla memoria. La cerimonia di premiazione del Sant’Ilario è in programma all’Auditorium Paganini al Parco ex Eridania, sabato 13, alle 11. Sempre sabato 13 gennaio, come da tradizione, è in programma la Santa Messa nell’Oratorio Sant’Ilario, alle 9.15, in via Massimo D’Azeglio.

La solenne celebrazione del Santo Patrono avverrà in Cattedrale con la Santa Messa, alle 17, officiata dal vescovo, monsignor Enrico Solmi.

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