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Cronaca

Premio Sapio per la ricerca italiana. In gara il microfono virtuale parmigiano

l ricercatore dell'Università degli Studi di Parma Dipartimento di Ingegneria Industriale candidato al Premio Sapio ha avuto l'idea originale del "microfono virtuale", e ha sviluppato l'algoritmo di filtraggio digitale a bassa latenza senza il quale il sistema non potrebbe funzionare.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ParmaToday

Bologna e Parma in prima fila: a contendersi i Premi di questa edizione del Premio Sapio ci sono ricercatori che operano presso le Università di Bologna e Parma, ma anche presso l'Istituto Ortopedico Rizzoli e l'Ospedale Malpighi, giovani che hanno voglia di far conoscere alla comunità scientifica, ma anche ai non addetti ai lavori, ciò su cui stanno lavorando, l'importanza del loro impegno, che è finalizzato alla scoperta di nuove soluzioni, per la salute, per il miglioramento della qualità della vita. Un impegno che richiede molto tempo e risorse, ma senza il quale non ci può essere crescita e sviluppo.

È noto che la situazione italiana sul fronte della ricerca scientifica non è buona: mancano solo 7 anni all'obiettivo richiesto dall'Unione Europea a tutti i Paesi - investire il 3% del Prodotto Interno Lordo in Ricerca e Sviluppo. Nel 2011 l'Italia ha destinato a questo settore l'1,25% del PIL, mentre alcune nazioni hanno già raggiunto o superato il 3%.

In questo contesto di incertezza e di forte ritardo rispetto ad altre realtà, assumono quindi ancora più valore le iniziative che si propongono di promuovere il lavoro e l'impegno dei tanti ricercatori che in Italia dedicano la loro vita allo studio di soluzioni per la salute, per una migliore qualità della vita, per lo sviluppo tecnologico, per l'ambiente…

Come il Premio Sapio per la Ricerca Italiana, iniziativa scientifica che si prefigge con successo l'obiettivo di promuovere la socializzazione del sapere e la circolazione delle idee, offrendo a studiosi, esperti e giovani ricercatori una vetrina per far conoscere gli studi sviluppati su applicazioni innovative, dai potenziali effetti benefici per la società civile.

La Ricerca è il volano della competitività del Sistema Italia; a partire da questa convinzione, il Premio Sapio, attraverso un'efficace concertazione tra Università, Centri di Ricerca, Istituzioni e Gruppo Sapio (azienda leader nella produzione e nella commercializzazione di gas tecnici, gas puri ed ultra puri, di gas medicinali e servizi domiciliari), anche quest'anno ha offerto a studiosi e ricercatori italiani l'opportunità di promuovere e divulgare a livello nazionale il proprio lavoro, contributo fondamentale alla crescita del nostro Paese.

L'Emilia Romagna, come sempre, porta il suo fondamentale contributo: anche se il termine per l'invio delle candidature è a settembre sono già diversi i ricercatori che operano nella nostra regione che hanno inviato la loro candidature.

Ma vediamo le prime ricerche emiliane candidate a questa edizione del Premio Sapio.

SISTEMA MULTIMICROFONICO 3DVMS PER LA RIPRESA SONORA MULTICANALE: IL MICROFONO VIRTUALE SVILUPPATO A PARMA IN COLLABORAZIONE CON IL CENTRO RICERCHE RAI

Il progetto candidato a questa edizione del Premio Sapio è nato dall'esigenza manifestata dai tecnici del suono che lavorano negli studi radiotelevisivi di disporre di un sistema microfonico alternativo all'uso dei microfoni direttivi a puntamento manuale, operati da "fonici di scena" che corrono qua e là, cercando di schivare le telecamere, e tenendo puntati i microfoni (di tipo "shotgun") su cantanti/attori/presentatori. In particolare veniva chiesto un sistema di puntamento remoto, simile a quello già in uso da anni per il puntamento delle telecamere, mediante un joystick o comunque una interfaccia "amichevole".

Il ricercatore dell'Università degli Studi di Parma Dipartimento di Ingegneria Industriale candidato al Premio Sapio ha avuto l'idea originale del "microfono virtuale", e ha sviluppato l'algoritmo di filtraggio digitale a bassa latenza senza il quale il sistema non potrebbe funzionare.

Il sistema microfonico elabora i segnali provenienti da una schiera di 32 capsule microfoniche disposte su una superficie sferica di piccolo diametro (80mm), e consente di ottenere sino a 7 segnali microfonici indipendenti, corrispondenti a 7 microfoni virtuali: ciascuno di essi può essere puntato "virtualmente" in qualunque direzione su un orizzonte sferico completo, ed avere una direttività arbitraria. Puntamento e direttività di ciascun microfono virtuale possono essere variati con continuità in tempo reale, senza artefatti, senza alcuna parte meccanica in movimento.

Il sistema funziona in tempo reale a bassa latenza, per applicazioni quali la trasmissione televisiva, mantenendo il sincronismo con il segnale video. Il puntamento dei microfoni virtuali è molto agevole, grazie ad una interfaccia grafica che sovrappone i puntatori dei microfoni ad una

immagine panoramica o ad un segnale video panoramico in tempo reale.

Il sistema è stato continuamente affinato grazie allo stretto rapporto con i ricercatori ed i tecnici della RAI, e da circa un anno un certo numero di sistemi 3DVMS è stato trasferito dai laboratori del Centro Ricerche RAI alle unità operative, che li impiegano ormai non più a livello sperimentale, ma per la produzione radiotelevisiva, anche in trasmissioni di massimo impegno come il Festival di San Remo. La qualità del segnale sonoro ottenuto dai microfoni virtuali, infatti, si è rivelata paragonabile, ed in molti casi addirittura migliore di quella dei migliori microfoni "shotgun" presenti sul mercato, con una serie di vantaggi operativi evidenti, ed una proverbiale affidabilità, che ha fatto sì, in tre anni di sperimentazione sul campo, di arrivare alla totale sicurezza di non perdere mai il segnale (cosa che ad esempio non si può certo dire dei radiomicrofoni indossati, che costituiscono l'altra tecnica concorrenziale di ripresa audio).

Giacché questo sistema sostituisce sino a 7 microfoni "shotgun" tradizionali, e la relativa elettronica di preamplificazione e di mixaggio, risulta anche assai conveniente dal punto di vista economico, oltre a consentire di risolvere situazioni logisticamente difficili, in cui i microfoni tradizionali non sono ammessi, come è stato ad esempio il caso del concerto svoltosi nel marzo 2011 per i festeggiamenti dell'Unità d'Italia, dentro l'aula della Camera, al Parlamento...

L'Emilia Romagna offre quindi un bellissimo esempio - uno dei tanti - di proficua interazione tra ricerca accademica e applicazione industriale.

I titoli delle altre ricerche finora candidate:

Una nuova traslocazione cromosomica specifica dell'emangioendotelioma epitelioide, coinvolgente i geni WWTR1 e CAMTA1, consente di evidenziare l'origine monoclonale dell'emangioendotelioma epitelioide multifocale

I fattori psicologici che possono predire la progressione dell'Infezione da HIV: contributi scientifici in una prospettiva integrata

Translating the (dys)function of mitochondrial complex I into anti-cancer strategies

Il Premio Sapio per la Ricerca Italiana

Il Premio Sapio nasce nel 1999 dall'impegno di prestigiose Università, di numerosi Centri di Ricerca e del Gruppo Sapio, con l'obiettivo di dare impulso alla Ricerca scientifica in Italia, offrendo a ricercatori e docenti l'opportunità di avere una vetrina per far conoscere gli studi sviluppati su applicazioni innovative, dai potenziali effetti benefici per la società civile.

Dal 1999 a oggi, il valore e l'importanza del Premio sono andati crescendo. L'iniziativa ha ottenuto, solo per citare un esempio, per il suo valore i Riconoscimenti della Presidenza della Repubblica e della Camera dei deputati. Il Presidente Giorgio Napolitano ha presenziato alla Cerimonia di premiazione della scorsa edizione.

Sono tanti i ricercatori che nel corso di questi anni hanno avuto la soddisfazione di ottenere la visibilità meritata, di vedere riconosciuto il loro impegno, così indispensabile e prezioso per la crescita del nostro Paese, per la nostra qualità della vita.

Il Gruppo Sapio

Il Gruppo Sapio è una azienda monzese - con un importante stabilimento produttivo a Venezia e diversi in Italia - leader nel settore dei gas tecnici e medicinali, puri, purissimi e liquidi criogenici, che da sempre si impegna sul fronte della ricerca finalizzata all'individuazione di nuove tecnologie per la qualità della vita. Il know-how che il Gruppo ha acquisito in 90 anni di vita è andato anche a supporto di importanti progetti di ricerca sviluppati da Università, Centri di Ricerca Pubblici e Privati, Enti e Istituzioni nazionali e internazionali. In quest'ottica bene si inserisce il Premio Sapio per la Ricerca Italiana un esempio concreto di divulgazione, promozione e valorizzazione della ricerca in Italia oltre che testimonianza della costante attenzione del Gruppo verso il mondo scientifico.

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