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Cronaca Centro / Strada Aurelio Saffi

1° Maggio di base con lavoratori e migranti: "Per un altro sindacato"

La manifestazione, promossa dalla sezione locale dell'Usi/Ait, ha visto la partecipazione di circa 600 persone con collettivi cittadini e studenti: festa popolare in Casa Cantoniera

Primo Maggio alternativo per il sindacalismo di base e le realtà di movimento di Parma. Anche quest'anno la sezione parmigiana dell'Unione Sindacale Italiana Usi/Ait ha promosso un corteo diverso da quello delle organizzazioni sindacali confederali Cgil, Cisl, Uil percorrendo il quartiere Naviglio, passando poi anche nel centrale Piazzale della Pace. "Lavoratori dei più diversi settori -hanno sottolineato gli organizzatori al termine del corteo- migranti, studenti, hanno così voluto dimostrare che un altro modo di fare sindacalismo (di classe, conflittuale, autorganizzato) non solo è possibile, ma anche necessario".

Circa 600 persone hanno partecipato alla manifestazione in occasione della Festa dei Lavoratori, concludendo la giornata con la consueta festa popolare, che si è svolta presso la Casa Cantoniera di via Mantova e non al Parco Pellegrini coome previsto, a causa delle condizioni metereologiche. Se la mattina il tempo ha retto nel pomeriggio un violento temporale si è abbattutto infatti su Parma e provincia. Partito dopo le 11 da barriera Saffi il corteo, aperto dallo striscione 'La lotta è di classe' ha visto la partecipazione di lavoratori italiani e stranieri, studenti, attivisti sindacali e di associazioni in difesa del diritto al lavoro ed alla casa.

Dietro quello principale lo striscione della Rete Diritti in Casa, portato da diverse decine di migranti che hanno attraversato le occupazioni per il diritto alla casa e lo sportello informativo del martedì sera. In via Garibaldi Ezzedine, un attivista tunisino del gruppo è intervenuto al megafono legando la questione del lavoro a quella delle mobilitazioni per ottenere una casa dignitosa in cui vivere. Solo sabato scorso c'è stata l'occupazione di una casa abbandonata in via Liguria da parte di tre famiglie e dieci single, sgomberati dall'occupazione di via Bengasi.

A seguire gli studenti del collettivo Parma Parallela e il Partito Comunista dei Lavoratori. In corteo si sono viste tante bandiere rosse nere dell'Usi/Ait e qualche bandiera No Tav.  Il corteo si è fermato in borgo del Naviglio per permettere il ricordo di Antonio Cieri, anarchico ucciso durante la Guerra Civile spagnola e protagonista delle Barricate antifasciste a Parma nel 1922: dopo il ricordo è stato deposto un mazzo di fiori.

Il comizio conclusivo di un esponente dell'Usi di Reggio Emilia in Piazzale della Pace ha raccolto l'interesse di molte persone: altri, soprattutto residenti del quartiere, si sono aggiunti a corteo iniziato. La festa del pomeriggio alla Casa Cantoniera, partecipata da circa 400 persone fino alle ore 20, ha visto l'esibizione di alcuni gruppi musicali: a chiudere i concerti ci ha pensato l'A band di Modena.

Primo Maggio, corteo dei sindacati di base

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