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Cronaca Oltretorrente

L'Oltretorrente e la crisi, Triani: "Puntare sulle proposte non sulle polemiche"

Proposte e idee contro la crisi del commercio in Oltretorrente quelle esposte dall'assessore Casa, il professor Triani e l'ideatore di Parma Pop up location. Fondamentale l'impegno dei commercianti e dell'associazione Dedlà da l'acqua con nuove idee

Dare nuovo slancio all'Oltretorrente nonostante la crisi per pensare al futuro con nuove idee e proposte. Questi gli intenti non solo del convegno previsto per giovedì 28 alle 17 al Giovane Italia organizzato da L'oltretorrente che vorrei con il supporto tra gli altri dell'associazione di commercianti Dedlà da l'acqua, ma anche dei nuovi progetti innovativi illustrati oggi dall'assessore Casa nel corso di un incontro con la stampa. Spunti e idee originali da cui partire per pensare al futuro proponendo realtà attrattive e innovative per sviluppare progetti come Fifty-Fifty, o ParmaPopup location, o ancora il bar bicycle friendly. "L'oltretorrente che vorrei si basa sull'idea di creare una rete civica 2.0, mettendo in circolo energie positive seguendo l'esempio dell'America, dove ci sono realtà che si basano sui concetti di comunità di base per ridefinire i nuovi diritti di cittadinanza - sottolinea il professor Triani -. Alla base il principio di pensare leggero, economico e veloce. In quartieri pieni di storia come l'Oltretorrente è necessario puntare a tirare fuori la storia e le storie. Ci sono tante proposte che sono aperte, ci si può riflettere e ridefinirle meglio, ma tutte partono da un presupposto: da 20 anni si sente solo parlare dei danni al commercio causati dalla possibilità o meno di far transitare le auto in centro o la presenza di centri commerciali. Non nego che questi aspetti possano influire, ma ora bisogna voltare pagina, guardare avanti e fare proposte invece di focalizzarsi solo sulle polemiche".

FIFTY-FIFTY, SOCIAL STREET, BICYCLE BAR - E tra le proposte arriva anche quella di pensare a un ritorno, come sottolineato da Triani, a quella concezione della terra in cui il proprietario metteva a disposizione il podere e il contadino lo gestiva. Basarsi su questa idea per permettere a chi ha un locale sfitto di metterlo a disposizione a chi intende aprire una nuova attività, per poi dividere i guadagni a fine anno. Si tratta al momento di proposte da analizzare poi nel dettaglio, ma che aprirebbero la strada a una ridefinizione parziale delle condizioni iniziali per chi, specialmente in fase di avvio, è bloccato dall'aprire una nuova attività per i costi degli affitti. Un'altra idea di cui Triani parlerà più diffusamente nel corso del convegno, è quella del social street, che si basa sul senso di comunità nella città, considerando l'esempio della pagina facebook di via Fondazza a Bologna. O il bicycle bar friendly di Zurigo, una sorta di drive-in per biciclette in centro, che però, nella realtà parmigiana, dovrebbe accompagnarsi anche a misure di sicurezza per il posteggio della bici, con eventuali rastrelliere con chiusure di sicurezza. Per dare attrattività alle nuove aperture anche la presenza di un museo dell'hobby: promuovendo opere d'arte o oggetti di design per richiamare i cittadini.

Parma popup location è un'altra idea originale, che è basata sulla mappatura dei locali sfitti in città e provincia, un contenitore che permette di mettere in comunicazione i proprietari con chi è interessato all'affitto, sulla base di una gestione temporanea che può andare da un giorno a un anno. "Non siamo un'agenzia di mediazione immobiliare - rimarca Simone uno degli ideatori -, ci occupiamo di comunicazione e marketing, intendiamo valorizzare le realtà del nostro territorio creando una comunicazione diretta con chi ha l'interesse non solo ad aprire un'attività, ma anche ad affittare anche solo per un mese un locale per una mostra, o per realizzare un set fotografico, o anche solo per un giorno per una cena con gli amici". La pagina, www.popuplocation.it, è attiva da oggi, e permette iscrivendosi, di conoscere i locali sulla base delle dimensioni, e entrare in contatto con i proprietari o avere maggiori informazioni attraverso il portale. Tutto è veicolato proprio dal web con l'intento di diffondere poi una comunicazione in modo insolito rispetto ai canali più convenzionali. Si punta in modo diretto a chi è realmente interessato a queste possibilità, dando però umanità al progetto web attraverso un contatto diretto". L'idea degli affitti temporanei un'idea originale secondo l'assessore Casa, che però sottolinea come sia fondamentale l'impegno anche a garantire attrattività attraverso il decoro e la pulizia degli spazi, pena eventuali sanzioni. "Il commercio deve tornare a essere un servizio, dando un valore aggiunto soprattutto per i negozi di vicinato, puntando anche sul fare, riprendendo arti antiche come la sartoria ad esempio, fornendo una vera alternativa a tanti negozi uguali agli altri. Queste proposte possono tradursi in opportunità in più per rilanciare in modo concreto l'Oltretorrente".

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