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Cronaca

Da Benin City ai marciapiedi di Parma: due giovanissime 'schiave' fanno arrestare i loro sfruttatori

L'indagine è partita dalle denunce di due giovani migranti che hanno vissuto l'inferno ma non hanno abbassato la testa. Una 34enne è stata arrestata a Parma, un 36enne a Ferrara

Seguendo le indicazioni fornitole, “Benedetta”, unitamente ad altra giovane connazionale, “Teresa” - compiutamente identificata nel corso delle indagini ed anch’essa destinata al fratello di Precious – aveva contattato telefonicamente AIGBEDO “Assy”  - fratello di “Precious” - che  aveva subito organizzato il trasferimento delle due giovani dalla struttura ove erano collocate sino a Ferrara luogo di residenza dell’uomo. Giunte nella città emiliana, avevano trovato l’uomo ad attenderle e, a bordo di autovettura, erano state condotte presso l’abitazione del predetto: Assy, collaborato dalla propria convivente, intesa “Olivia”, aveva informato le due giovani che avrebbero dovuto prostituirsi per estinguere il debito di 25.000 euro, somma dovuta all’uomo per aver organizzato il viaggio delle due giovani.  Al rifiuto opposto dalle ragazze, i due aguzzini, Assy ed Olivia, le avevano picchiate selvaggiamente e, dopo qualche giorno, le avevano rifornite di abiti succinti e quant’altro necessario ad iniziare la “vita sul marciapiede”, le avevano quindi accompagnate presso il tratto di strada che avrebbe costituito la loro postazione lavorativa (c.d “joint”), fornendo loro tutti gli ulteriori dettagli dell’attività, ovvero modalità e prezzi delle prestazioni sessuali. Benedetta, sfinita dalle continue vessazioni subite ad opera dei due correi, ad un  certo punto era riuscita a trovare la forza di fuggire e si era recata a Catania ove aveva iniziato a prostituirsi, essendo del tutto priva di reddito e di denaro e, a seguito di un controllo su strada operato dalle Forze dell’Ordine, aveva deciso di chiedere aiuto  ed era stata affidata ad un'associazione antitratta; aveva, quindi, maturato la decisione di denunziare i gravissimi fatti dei quali era stata vittima, pur ammettendo di temere ancora Assy (cui aveva già consegnato 2.000,00 euro) a causa dei  due riti “Vodoo” ai quali era stata sottoposta in Nigeria e in Libia. L'INFERNO DELLA TRATTA

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