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Cronaca

Pua Ikea, centro commerciale in cambio di un asilo? Ghiretti: 'La Giunta esca allo scoperto'

"Come troppo spesso accade questa Amministrazione quando in difficoltà si rifugia nel silenzio più assoluto, ma adesso è giunto il momento di uscire allo scoperto e dire alla città e a noi consiglieri cosa si intende fare"

Ne avevamo parlato in occasione della riunione della Commissione Urbanistica nel mese di maggio 2013. L'ipotesi sarebbe quella di un nuovo centro commerciale di fianco all'Ikea. In quell'occasione l'assessore Alinovi aveva dichiarato: "Farò solo quello che decide in modo unanime il Consiglio comunale". 

“Stop alla concessione di nuove autorizzazioni per la costruzione di centri commerciali”. Questa frase così chiara, netta e perentoria è scritta nelle linee programmatiche di mandato dell'Amministrazione 5 stelle di Parma. La si può leggere tranquillamente consultando il documento sul sito del comunale. Non so che valore diano gli attuali amministratori alle linee programmatiche di mandato; per me non si tratta di propaganda, ma bensì di un documento vincolante di un patto di fiducia tra cittadini ed amministratori.

Leggere questa frase alla luce di alcune indiscrezioni che vorrebbero la Giunta comunale pronta ad autorizzare l'apertura di un nuovo centro commerciale a fianco dell'Ikea ha il sapore della beffa. La notizia, riportata da un quotidiano on line e mai smentita, è che la società immobiliare proprietaria del Parma Shopping Park avrebbe proposto al Comune una variante sul progetto, in cui verrebbero concessi i metri quadrati di superfici commerciali necessari per aprire il centro. L’immobilare in cambio costruirebbe un nuovo plesso scolastico, forse un asilo nido e acquisterebbe un’area edificabile della stessa dimensione del centro commerciale, per poi chiederne la conversione in area agricola. L’obiettivo è quello di creare uno scambio: la possibilità di aprire il centro commerciale in cambio di opere pubbliche e della salvaguardia - garantita dalla società immobiliare - di aree verdi classificate come edificabili. 

La vicenda era già stata trattata il 27 maggio 2013, quando venne riunita una commissione Urbanistica ad hoc, alla presenza degli ex assessori all’Urbanistica del Comune di Parma Daniele Galvani e Francesco Manfredi, per discutere il “caso” degli spazi commerciali realizzati nell'ambito del Pua IkeaRicordo di aver già sollevato all'epoca forti perplessità sull'operazione e di aver chiesto parole chiare sulla vicenda e sugli orientamenti che si intendevano seguire da parte dell'amministrazione. Per tutta risposta è calato un silenzio tombale, rotto soltanto a gennaio da questa indiscrezione stampa che, non essendo stata pubblicamente smentita, devo ritenere sia vera nella sua essenza.

Come troppo spesso accade questa Amministrazione quando in difficoltà si rifugia nel silenzio più assoluto, ma adesso è giunto il momento di uscire allo scoperto e dire alla città e a noi consiglieri cosa si intende fare. Se si sta meditando di dare una nuova concessione commerciale con il solo obiettivo di “monetizzare” l'autorizzazione ebbene lo si dica chiaramente e ci se ne assuma tutta la responsabilità. Per quanto mi riguarda dico subito che la mia posizione è fortemente contraria e oggi depositerò un'interrogazione sulla vicenda. Per me le parole hanno un peso e un valore, anche io in campagna elettorale ho sostenuto la necessità di non autorizzare l'insediamento di nuovi centri commerciali e questa operazione non verrà certo fatta con il mio voto favorevole".

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