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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'appello di una mamma di Borgotaro contro la chiusura del Punto Nascite: "Perchè non è stato fatto ricorso al Tar?"

Lei è Raffaella Delpoio, una donna forte, protagonista di tante battaglie sul territorio, ad iniziare da quella contro l'usura: ecco le sue riflessioni, anche critiche, sulla lotta dei comitati che si sono opposti

Lei è Raffaella Delpoio, una donna forte, protagonista di tante battaglie sul territorio, ad iniziare da quella contro l'usura. Raffaella è anche una mamma che ha deciso di far sentire la sua voce contro la chiusura del Punto Nascite. Ecco la sua testimonianza ed il suo punto di vista, anche critico, su come è proceduta la lotta all'interno dei comitati. Ovviamente siamo a disposizione per riportare eventuali risposte. 

Com'è iniziato il tuo impegno all'interno del movimento contro la chiusura del Punto Nascite di Borgotaro?

"Ho iniziato a lottare anche contro la decisione della Regione di privarci del punto nascita a Borgotaro - una decisione che per un solo voto di un consigliere di Borgotaro. Questa decisione ha cambiato la storia dell identità della montagna. Credevo davvero che tutta la valle si sarebbe unita a difesa di quanto di più prezioso aveva: infatti si sono creati comitati, hanno eretto una tenda, fatto manifestazioni, ma qualcosa nella mia mente non quadrava. Quando si lotta per troppi anni come ho lottato io, si inizia a studiare legge, a conoscere le persone ma soprattutto, ti resta quella forma indagatoria verso le situazioni che ti fa vedere oltre. Ho iniziato ad aiutare il presidio della tenda mettendo a disposizione tutta la mia informazione legale di cui vado orgoliosa, ma a ogni mia dichiarazione notavo che chi aveva istituito la tenda era infastidita, non si doveva dire ciò che davvero sarebbe potuto servire per salvare quel reparto che tutti vogliono aperto. Pian piano sono stata allontanata, perchè ogni volta che spiegavo invece di ascoltare venivo accusata di sapere troppo e di voler fare cose impossibili". 

Quali sono le criticità che hai notato nel corso di questa lotta? 

"Si è parlato molto di Insieme per Vivere che è un associazione a cui va tutto il mio rispetto per le cose positive che ha fatto, ma va anche tutta la mia rabbia per non aver fatto un braccio di ferro con la Regione, bloccando le donazioni all'ospedale fino alla riapertura del reparto, va la mia rabbia quando da una parte sta e gestisce una tenda e dall'altra premia ancora la Regione con le donazioni, va la mia rabbia perchè in questi anni se davvero avesse voluto aiutare a mantenere il Punto Nascita poteva donare strumenti adatti alla materinità o creare un reparto di pediatria o proporre un misto pubblico/privato: la gente della valle non avrebbe avuto il problema a continuare a fare le donazioni con lo stesso amore con cui lo ha fatto fino ad oggi". 

Non parlo del comitato pro ospedale di cui fino a qualche tempo fa non ho trovato l'atto costitutivo, non ne parlo perchè anche in questo caso credo avesse potuto prendere una linea forte. Ma invece ci tengo a dire, avvalorando i miei scritti sui social che si sarebbe potuto fare un ricorso al Tar, ma volutamente hanno lasciato decorrere i tempi, è vero che costava forse 6/7 mila euro ma tante erano le firme e di certo la valle avrebbe aiutato, invece all'ultima ora dell'ultimo minuto hanno deciso di fare un ricorso al Capo dello Stato, appellandosi al documento della chiusura emesso dall Ausl, e dopo mesi e mesi di attesa, hanno ottenuto che i sindaci inviassero al Ministero una richiesta di riesame della deroga, documento mai reso pubblico, una richiesta fatta, dopo aver comunque accettato i soldi che la Regione aveva stanziato per il nuovo progetto sul nostro Ospedale. Chi la leggerà e vedrà tutti i passaggi, che idea si farà dell'Amministrazione?  Oggi con la vicina chiusura della tenda, come da dichiarazione della Presidente Chilosi, mi sento di chiedere alla mamme se hanno mai letto il progetto delle aeree interne, se hanno mai guardato veramente cosa ha fatto la Regione per l'ospedale di Borgotaro e per la Sanità, se hanno mai chiesto al Presidente Bonaccini un incontro per chiedere chiarimenti e per domandare le cose in maniera civile ed educata senza offenderlo sui social?"

Qual'è la tua idea per il futuro del territorio e della lotta contro la chiusura del Punto Nascite? 

"La mia idea? Abbiamo in valle una politica sbagliata fatta di persone che non spiegano e non parlano e che appoggiano senza spiegare chi siamo e che problemi abbiamo, una politica che alza matita per votare ciò che a noi fa solo male e abbiamo una politica che mette in campo figure in maniera che le persone vengano rabbonite affinche quella battaglia non sia portata a termine, la famosa 'protesta silenziosa', la famosa tenda ai giardini dove si mangia e si canta e di disperazione non ha nulla, la famosa tenda ai giardini e non all'ospedale dove aveva un senso. La famosa tenda che rimane aperta finchè non esiste nessun protocollo di richiesta di riapertura e che viene chiusa non appena ce n' è uno al Capo dello Stato. 

Facendo un attività che è collegata alla mia storia infine intendo sollevare anche un problema molto forte che è stato quello che ascoltandolo mi ha fatto drizzare i capelli, una mamma, in una riunione mi ha confidato che non si poteva fare ricorso al Tar perchè la regione lo avrebbe fermato, ecco ora questa cosa la desidero spiegare: fare un affermazione del genere significa pensare che la Regione possa agire illecitamente e questo non lo credo assolutamente, significa non avere fiducia della Magistratura e questo non lo ammetto, significa che il mio pensiero su tutta questa storia era giusto, e allora  è giusto che il mio pensiero venga letto da tutti.  E a chi mi chiede con che titolo parlo ( frase simpatica per farmi tacere) rispondo parlo a nome mio, di mamma che ha scelto Borgotaro dalla vicina Liguria per far nascere i suoi figli.  E per finire, sempre a nome mio, condivido la lettera che ho inviato al Presidente Bonaccini affinche con un atto di responsabilità voglia donarci la possibilità di aprire un Birth Emergency per tutte le urgenze che si dovessero verificare". 

LA LETTERA A BONACCINI - Egregio Presidente Bonaccini, Le scrivo questa lettera a nome mio e di tutte le persone che hanno la volontà di veder riaperto il punto nascita dell’Ospedale di Borgo Val di Taro. Le scrivo dopo le elezioni in cui il mio partito che è poi anche il Suo ha avuto la peggio proprio per non aver saputo o voluto ascoltare la popolazione. Popolazione che
troppo spesso è stata gestita da una politica del rappresentante della Valle, che nonostante urlasse le proprie necessità non è stata ascoltata da quel consigliere il quale avrebbe dovuto spiegare e rappresentare in Regione. Non mi fermerò a parlare delle iniziative della Valle su questo tema, iniziative prive di ogni legittima forma di burocratica difesa, stare in una tenda e non fare ricorsi non porta a nulla . La invito invece a voler, in qualche modo, portare a termine il Suo ammirevole lavoro nell’ ambito sanitario e ringraziandoLa per ciò dopo aver letto tutto il programma regionale. Oggi, senza troppi giri di parole, però Le chiedo quello che manca affinché possa davvero essere messa in sicurezza la situazione nascite in Valtaro. Non entro nel merito di tutti i passaggi e dei punti in cui un ricorso si sarebbe dimostrato vittorioso ma Le chiedo questo: in merito alla problematica tempo/tempi quindi relative ad avversità metereologiche in cui scattano le allerte e i tempi di percorrenza sulle strade si allungano notevolmente e a ciò si aggiunga inoltre anche il discorso pericolo, di volersi rendere promotore dell’ apertura di una “ Birth Emergency” nella sede dell’ Ospedale di Borgotaro che ha ancora un reparto strutturato per questo. Credo sia doveroso da parte Sua dare un prova di collaborazione alla Valle senza dover tornare sulla Sua decisione ma donando una sicurezza su tutte quelle urgenze non gestibili altrimenti. Certa che le mie parole siano accolte nel rispetto politico di un partito, oggi, già fin troppo bistrattato. In attesa della Sua risposta rendo pubblica la presente richiesta. Delpoio Raffaella

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