rotate-mobile
Cronaca

Dal blackout al varco nelle fogne: ecco come i rapinatori hanno assaltato la banca Monte Parma

La rottura dolosa di una tubatura, il blackout, la porta elettrica fuori uso e il passaggio dalle fogne: ecco come la banda di rapinatori è riuscita a espugnare la filiale e ad andarsene con il bottino

Hanno agito come dei veri professionisti del crimine e delle rapine in banca in particolare, riuscendo a portare a termine un piano pensato nei minini dettagli. Il commando armato, probabilmente di pistole giocattolo, che ha fatto irruzione ieri pomeriggio poco prima delle ore 16 all'interno della filiale di Banca Monte Parma all'angolo tra via San Leonardo e via Venezia aveva pensato ai minimi dettagli e, dal loro punto di vista, tutto è andato per il meglio. Ora sarà compito degli investigatori riuscire a trovare qualche indizio, qualche pecca nel piano pensato dalla banda, composta probabilmente da otto persone. 

Il tunnel collegato alle fognature

Sono arrivati da qui e da qui sono scappati. La rapina alla filiale di Banca Monte non è stata casuale, ma pensata nei minini dettagli. L'elemento centrale dell'assalto è stata la costruzione del tunnel, utilizzato dai rapinatori. Uno scavo che è collegato direttamente con le fogne: questo dettaglio verrà confermato dai Ris solo dopo alcune ore di approfondimento all'interno della filiale dopo la rapina. La banda, evidentemente, nei giorni precedenti la rapina ha scavato un tunnel che porta dritto al caveau, dove erano custoditi i soldi della banca. Da qualche giorno, come raccontano alcuni dipendenti, si sentiva odore come di fognatura ma nessuno avrebbe mai pensato ad un cosa del genere. In quel punto le fogne sono state rifatte da poco per permettere l'installazione del teleriscaldamento. Ora i carabinieri dovranno stabilire dove spuntava in tunnel, dove quindi i rapinatori sono fuggiti utilizzando il passaggio 'segreto'. 

Il blackout e la rottura della tubatura

Non si hanno ancora certezze ma con tutta probabilità il blackout che si è verificato per quattro ore durante la mattinata di ieri, 31 ottobre, proprio nella zona della banca, è stato provocato dalla banda o da alcuni complici proprio allo scopo di facilitare l'azione dei rapinatori. Dalle 7 del 31 ottobre infatti la zona tra via San Leonardo, via Trento e via Pasubio è rimasta senza elettricità: la causa del guasto è stato l'allagamento della centralina, posta in uno locale di via Pasubio, provocato dalla rottura di una tubatura. I residenti dicono di aver sentito un gran botto proprio a quell'ora. In conseguenza dell'assenza di energia elettrica la porta d'ingresso a Banca Monte, quella a bussola con il metal detector, si è bloccata e i clienti sono stati fatti passare dall'accesso per i disabili. Anche dopo il ripristino della corrente la porta è rimasta bloccata. Alle 15.45 i due rapinatori che sono entrati dall'ingresso sono passati come normali clienti e non al metal detector, proprio grazie a questo stratagemma. Sembra, ma per ora non ci sono conferme, che siano andati in tilt sia il sistema d'allarme che le telecamere di videosorveglianza. 

Il finto cliente e il blitz con le tute bianche 

Alle 15.45 una persona che era entrata come un normale cliente si è messo in fila per qualche minuto, poi, una volta allo sportello, ha estratto una pistola e ha minacciato una dipendente: "Questa è una rapina, deve stare calma". A quel punto almeno sei persone vestite con una tuta bianca, ovviamente per essere irriconoscibili, sono entrate dalle fognature ed hanno iniziato a prelevare il denaro. I dipendenti e i clienti che si trovavano all'interno della filiale sono stati costretti a rimanere in un angolo, sotto la minaccia delle pistole: spalle al muro e con le mani sulla testa. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dal blackout al varco nelle fogne: ecco come i rapinatori hanno assaltato la banca Monte Parma

ParmaToday è in caricamento