
Rapina con sequestro alla Popolare di Milano: tre arresti
Il padre 46enne arrestato con il figlio 20enne ed un complice: i Carabinieri sono partiti da un'impronta lasciata su una cartelletta e sono arrivati a loro
Tre persone sono state arrestate ed ora si trovano nel carcere parmigiano di via Burla con le pesanti accuse di rapina e sequestro di persona. L'episodio per il quale sono scattate le manette per tre uomini, padre e figlio di 46 e 20 anni e per un altro 28enne è la rapina effettuata il 5 maggio all'interno della filiale della Banca Popolare di Milano a Busseto. Erano le 15.45, pochi minuti prima dell'orario di chiusura quando due rapinatori con il volto coperto, con parrucche e truccate sono entrati all'interno della banca: uno dei due ha puntato in taglierino al collo di una cliente. I malviventi hanno legato le sette persone presenti all'interno della filiale e le hanno chiuse in uno stanzino. Una sola dipendente è rimasta libera ma è stata costretta, sempre sotto la minaccia dell'arma, ad aprire la cassa. Dopo aver atteso il tempo necessario per l'apertura che, evidentemente i malviventi conoscevano bene, hanno rubato più di 100 mila euro e sono fuggiti indisturbati. Da quel momento sono partite le indagini dei Carabinieri che hanno registrato ogni dettaglio sulla scena del crimine e hanno poi lavorato sul materiale video e fotografico, rilevando le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti in zona, hanno effettuato intercettazioni telefoniche ed eseguito verifiche su tre persone, indicate poi come gli autori della rapina. Anche se i tre sembravano esperti infatti qualcuno di loro, il padre di 46 anni, ha lasciato un'impronta su una cartelletta, forse quella rossa utilizzata per coprirsi all'ingresso della filiale: forse l'impronta era già presente poichè quella cartellina era già stata utilizzata.