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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Tengono in ostaggio e rapinano un giovane puntandogli un coltello: tre arresti

In manette un tunisino e due senegalesi che gravitavano nella zona della stazione: indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica

Lo hanno circondato, minacciato con un coltello - puntato all'altezza del petto - tenuto in ostaggio e poi rapinato. Tre stranieri, un tunisino e due senegalesi rispettivamente di 35, 48 e 45 anni, sono stati arrestati dai carabinieri per aver rapinato un giovane 33enne residente a Sorbolo, al termine di alcune indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, con l'accusa di rapina aggravata, uso illecito di carte di credito e possesso di oggetti atti ad offendereLa violenta aggressione, avvenuta nel pomeriggio del 20 agosto, tra via Bixio e il ponte di viale Europa, era stata particolarmente violenta: i tre, dopo aver avvicinato il ragazzo, che conoscevano di vista, gli hanno rubato il cellulare, il denaro, circa 100 euro, e una carta postepay.

C'è stata poi una seconda fase della rapina, particolarmente tesa. Mentre due dei rapinatori lo guardavano a vista in una zona isolata, nei pressi del ponte di viale Europa, il terzo ha prelevato i soldi - 180 euro - dal bancomat delle Poste. I tre, grazie alle indagini dei carabinieri e della Procura della Repubblica, sono stati individuati e arrestati per rapina aggravata, uso illecito utilizzo di carta di credito. I tre aggressori, che vivevano nei pressi della stazione, sono stati identificati ed arrestati: avevano diversi alias e vivevano ai margini della società.  

"La violenza di questa rapina non è tipica delle nostre zone - sottolinea il Procuratore Capo di Parma Alfonso d'Avino - inanzitutto c'erano tre persone: poi è stato usato un coltello per minacciare il ragazzo e l'episodio ha rischiato di sfociare in un sequestro di persona: hanno preso 'in custodia' la vittima mentre un il terzo rapinatore prelevava il denaro. Il ragazzo ha mostrato un grande senso civico, non ha avuto remore nel raccontare e denunciare il fatto: i tre aggressori lo avevano anche minacciato di non parlare con nessuno della rapina". 

Il comandante provinciale dei carabinieri di Parma Pasqualino Toscani sottolinea l'escalation di violenza nei primi sei mesi del 2021 e l'attenzione dei militari contro questi reati. "Dall’inizio dell’anno ci sono state 13 rapine con 11 arresti. Il comando provinciale è sempre molto attento anche a questa tipologia di reati. Tutte le denunce vengono attenzionate con precizione. Il 23 giugno i carabinieri di Parma centro hanno eseguito 4 ordinanze di arresto per furti e rapine nel centro storico. Il 29 luglio 3 stranieri hanno rapinato un 41enne italiano: sono stati arresti. Il 9 agosto è stato arrestato un extracomunitario per rapina aggravata. Dall'inizio dell'anno sono state denunciate 23 persone per questo tipo di reati, tra cui 9 minorenni: invito tutti i cittadini a denunciare sempre ai carabinieri". 

L’indagine, resa difficoltosa dall’assenza di ulteriori testimoni e di immagini del sistema di video sorveglianza dello sportello Atm delle Poste, si è basata sull’attività informativa e sul riscontro di quanto acquisito, nonché sull’analisi delle informazioni contenute nelle banche dati in uso alle forze di polizia. Ciò ha consentito di identificare il 35enne tunisino, descritto perfettamente dal derubato, e successivamente anche i due senegalesi di 48 e 45 anni con cui è solito accompagnarsi, tutti in Italia senza fissa dimora.

Inoltre, attraverso autonome verifiche effettuate dal Pm, è emersa la sussistenza di numerosi precedenti penali e condanne a carico di ciascuno degli indagati, da cui è stata dedotta una spiccata pericolosità sociale in capo a ciascuno degli indagati, valorizzata per ritenere sussistenti le esigenze cautelari ai fini della applicazione della misura di massimo rigore. 

Il Giudice per le Indagini Preliminari, alla luce degli elementi acquisiti e ritenendo integrata la gravità indiziaria, ha disposto la misura cautelare a carico dei tre indagati i quali - a seguito di un servizio di osservazione da parte dei carabinieri di Colorno e del Nucleo Operativo di Fidenza nella zona di Parma maggiormente frequentata- sono stati individuati e tratti in arresto a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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