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GUARDIA DI FINANZA, 248° ANNIVERSARIO

Reddito di cittadinanza: denunciate 51 persone per aver percepito indebitamente 344mila euro

Durante le celebrazioni del 248° anno della fondazione della Guardia di Finanza, è stato reso noto il bilancio dell'attività: in un anno 21 evasori scoperti per 74,5 milioni di euro

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, intermediazione illecita di manodopera sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio parmense su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.  

Dal 1° gennaio 2021 al 31 maggio 2022 le Fiamme Gialle di Parma hanno dedicato particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Durante le celebrazioni del 248esimo anno dalla Fondazione del Corpo, il Comandante, il Colonnello Ferdinando Capezzuto, ha tracciato un bilancio dell'attività dell'anno 2021, più i primi mesi di questo in corso. 

Nel periodo in esame sono state sviluppate e portate a termine importanti ed articolate operazioni di polizia economico-finanziaria, che hanno consentito di aggredire, in termini sostanziali, fenomeni criminali, di intermediazione illecita di manodopera e di frode fiscale, significativamente presenti sul territorio provinciale. Sono 21 gli evasori totali scoperti, con base imponibile pari a circa 74,5 milioni di euro.

Le persone denunciate per reati tributari sono state 257, di cui 9 in stato di arresto. Emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento di documentazione contabile ed indebita compensazione, frodi in materia di accise, a testimonianza dell’impegno del Corpo nei confronti dei fenomeni di frode ed evasione più complessi ed articolati. Sono state sequestrate disponibilità patrimoniali e finanziarie per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali per oltre 48 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro per 74 milioni di euro tutt’ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria. Sono stati inoltre sequestrati 15,7 milioni i crediti fiscali fittizi.

In materia di frodi all’IVA, sono stati condotti 193 interventi. Constatata una maggiore imposta IVA per 27 milioni di euro. Sono 303 sono gli interventi complessivamente svolti, anche in collaborazione con la Magistratura ordinaria e la Corte dei conti, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale. Sono stati sottoposti a controllo contributi e finanziamenti per un totale di 171 milioni di euro. 

Sono state scoperte illecite percezioni di contributi e finanziamenti nel settore degli “incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali” per 3,5 milioni euro. Nell’ambito del piano operativo “anticorruzione”, sono state denunciate 19 persone per condotte di peculato e/o corruttive per oltre 423 mila euro.

Con riferimento alle indebite percezioni del “reddito di cittadinanza”, sono stati individuati specifici target da sottoporre a controllo e conseguentemente sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 51 soggetti a fronte di contributi indebitamente percepiti per euro 344.000.

La Guardia di Finanza di Parma ha intensificato gli sforzi al contrasto di ogni forma di infiltrazione della criminalità nell’economia legale. In quest’ottica, si è proseguito nell’opera di rafforzamento dello sviluppo degli accertamenti patrimoniali in applicazione della normativa antimafia, anche nei confronti di soggetti connotati da “pericolosità economico-finanziaria”, ed il monitoraggio delle diverse manifestazioni della criminalità nel territorio di riferimento, includendo la c.d. “area grigia”, rappresentata da soggetti che, pur non organici alle consorterie, si propongono quali facilitatori della penetrazione criminale nel tessuto socio/economico. Sono stati svolti 34 accertamenti economico-patrimoniali volti ad individuare ed aggredire ogni forma di ricchezza illecita, anche con riferimento a contesti delinquenziali non espressamente riconducibili a delitti tipici di criminalità. In merito, sono stati eseguiti sequestri per oltre 14,5 milioni di euro.  Nel settore dei reati fallimentari, sono state denunciate alla Procura della Repubblica 112 persone a fronte di distrazioni per oltre 38 milioni di euro. 

In materia di repressione del riciclaggio e autoriciclaggio dei capitali illeciti sono stati eseguiti 7 interventi da cui è scaturita la denuncia all’Autorità Giudiziaria di 24 persone; il valore del riciclaggio ipotizzato si è attestato intorno a 4,3 milioni di euro. 

Nel periodo in riferimento, inoltre, sono state approfondite 738 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette. Si tratta di soggetti domiciliati nella Provincia di Parma segnalati dagli intermediari finanziari, dai professionisti giuridico-contabili e da altri operatori, per aver effettuato movimentazioni di denaro o valori di dubbia provenienza con la finalità di reinvestire gli stessi nel circuito economico legale. È, questo, uno dei fenomeni più odiosi in quanto la disponibilità di denaro di provenienza illecita crea un indubbio vantaggio sul mercato a dispetto dell’imprenditore onesto.  

In aderenza alle decisioni assunte in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, le Fiamme Gialle di Parma hanno svolto, nel periodo in esame, unitamente alle oltre Forze di Polizia, numerosi servizi di controllo del rispetto della normativa volta ad evitare il propagarsi del contagio derivante dall’epidemia da virus Covid-19 e del fenomeno delle baby gang.

Dal 1° gennaio 2021 al 31 maggio 2022 sono pervenute, al numero di pubblica utilità “117”, 472 chiamate; trattasi, in particolare, di segnalazioni su possibili casi di evasione fiscale, lavoro nero, in materia disciplina prezzi, contraffazione marchi, professione abusiva e truffa. Per il controllo economico del territorio sono state impiegate circa 2060 pattuglie che hanno toccato il territorio di ogni Comune della provincia parmense.

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