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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Asili, i 5 Stelle confermano la bozza: penalizzati detenuti e ragazze madri

Nuovo regolamento per scuole dell'infanzia: abbassati i punteggi per i figli di detenuti e nuclei monogenitoriali. Precarietà equiparata ai contratti a tempo indeterminato. La dirigente: "Di più non potevamo fare"

Grillini ed infanzia. Misure sempre più restrittive per l’accesso a nidi e materne. Presentata in Commissione Scuola la bozza definitiva del nuovo regolamento che disciplinerà le scuole  per l’infanzia. Il testo sarà poi votato nel corso del prossimo consiglio comunale. Rispetto alla prima versione la novità principale è l’introduzione delle coppie di fatto iscritte nel Registro delle unioni civili. Viene quindi modificata la definizione di nucleo familiare in cui sono contemplate sia genitori coniugati sia genitori non coniugati.

Una modifica che per Vescovi è “un gran pasticcio, pur essendo introdotta con lo scopo di semplificarne l’interpretazione”. Dalla definizione infatti erano state escluse le famiglie allargate, ricostituite da un genitore ed un altro coniuge. Il testo è stato integrato oggi pomeriggio in seguito alle sollecitazioni del consigliere Buzzi. Rimangono invece fuori dalla disciplina i casi di bambini in affido non considerati nella definizione del nuovo regolamento.

PENALIZZATI I FIGLI DEI DETENUTI. Restano invariate le due note dolenti del regolamento stilato dai  5 Stelle: l’abbassamento dei punti in graduatoria ai figli di detenuti (da 40 e 24) e ai nuclei monogenitoriali (da 17 a 15). Altra questione è l’equiparazione dei contratti a tempo indeterminato all’universo dei contratti atipici (co.co.co., co.co.pro., prestazioni occasionali, apprendistato, ecc..) che viene introdotta dal nuovo testo sull’istruzione. Il consigliere Nuzzo durante la seduta fa notare che: “La precarietà comporta minori garanzie  e maggiori disagi, quindi andrebbero introdotte delle agevolazioni”.

Ma la vicesindaco con delega alla Scuola Nicoletta Paci pare non aver dubbi: “sono precari, ma di fatto lavorano. Lo facciamo per non privilegiare i disoccupati che qualche mese all’anno poi lavorano”. Inasprite infine le norme per i controlli in cui l’esito si riveli essere negativo. In tal caso se prima era previsto l’abbassamento dei punti in graduatoria i grilini prevedono l’espulsione immediata dal servizio.

In circa due ore di dibattito non è stata presa in considerazione la possibilità di ampliare il numero di posti disponibili, né di progettare nuove strutture. Intanto ad oggi i bambini parmigiani che non sono riusciti ad accedere agli asili pubblici sono, come confermano le dirigenti in commissione, più di 600.

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