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Cronaca

Movida, Confesercenti smentisce Casa: "Noi non siamo d'accordo"

Ieri pomeriggio in Consiglio comunale l'assessore al Commercio ha sostenuto che "tutti sono d'accordo con questo nostro regolamento". Ma Stefano Cantoni prende posizione: "Il nostro giudizio rimane negativo"

Regolamento per la movida. Confesercenti smentisce quanto dichiarato dall'assessore al Commercio Cristiano Casa, anche durante il Consiglio comunale di ieri pomeriggio. "Abbiamo approfondito il fenomeno Movida -ha sostenuto ieri- ci siamo confrontati con tutti i titolari dei locali, con l'Arp, con le associazioni di categoria, con la polizia Municipale e con i ragazzi che frequentano l'evento. Contributi da parte di tutti e tutti sono d'accordo con questo nostro regolamento"

VIDEO. STEFANO CANTONI: "SIAMO CONTRARI"

"L’Associazione degli Esercizi Pubblici e Turistici di Parma, in merito al nuovo regolamento per il settore degli esercizi quali bar e ristoranti, sottolinea di aver dato un parere ampiamente negativo; questo per chiarezza, è avvenuto a Novembre 2012. Tuttavia, considerata la volontà dell’assessore al Commercio, Casa, di non ritirare il nuovo regolamento, abbiamo inviato numerose proposte di modifica e miglioria. Questo è un lavoro che abbiamo fatto insieme ad Ascom Parma, dopo incontri con le imprese del settore interessate e gli associati. L’Assessore purtroppo da allora si è chiuso nel buio delle sue idee e ancora oggi non sappiamo ufficialmente quale testo sia andato in votazione.

Dobbiamo ringraziare i consiglieri di opposizione, in particolare Iotti e Bizzi del Pd, con i quali abbiamo avuto momenti di confronto importanti e ricevuto informazioni su come andavano le cose. Il nostro giudizio rimane negativo – prosegue Stefano Cantoni, di Confesercenti, in quanto questo è un pessimo esempio di come la burocrazia sia dannosa per i cittadini e le imprese. In sostanza vengono annullate le semplificazioni amministrative e burocratiche del Governo, la liberalizzazione degli orari, appena confermata nella sua validità dalla Corte Costituzionale mentre vengono introdotti a carico delle aziende nuove spese e costi ulteriori. Siamo naturalmente a disposizione delle imprese in questa fase e anzi, le invitiamo a verificare la propria posizione, in quanto il regolamento prevede anche pesanti sanzioni".

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