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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Oltretorrente / Borgo Bosazza

Residenza Sant'Ilario, Rainieri: 'Borghi sostiene l'occupazione? Si dimetta'

"Borghi - tuona il vicepresidente del Consiglio Regionale dell'Emilia-Romagna - ha detto che non farà nulla e che non intende intervenire contro quelle persone che hanno occupato abusivamente gli spazi che, come lui stesso ammette, erano stati pensati per ospitare docenti e studenti"

“Il rettore dell’università di Parma non può pensare di disporre dei beni dati in uso all’Ateneo come se fossero suoi. E tanto meno può pensare di infischiarsene delle regole e delle normative, quelle su cui si basa quel sistema che proprio l’Università dovrebbe sostenere e insegnare”.

Così Fabio Rainieri, segretario nazionale della Lega Nord e vicepresidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna interviene a seguito delle dichiarazioni di Loris Borghi, rettore dell’ateneo parmigiano in merito alla foresteria di Borgo Bosazza.

“Borghi – tuona Rainieri - ha detto che non farà nulla e che non intende intervenire contro quelle persone che hanno occupato abusivamente gli spazi che, come lui stesso ammette, erano stati pensati per ospitare docenti e studenti e che sono al centro di un progetto di riqualificazione. Ma come – tuona Rainieri – il rettore dell’Università decide di togliere degli spazi che avrebbe dovuto usare per i suoi studenti e i suoi docenti e li lascia a disposizione di chi ha scelto di occuparli abusivamente? E’ incredibile. Anche perché, è bene ricordarlo e che il rettore stesso lo ricordi, gli studenti pagano fior di tasse per frequentare l’Università dalla quale si attendono in cambio non solo un’offerta formativa adeguata, ma anche servizi. Quei servizi che il rettore di fatto nega favorendo l’illegalità e l’abusivismo”.

“L’Università – attacca il vicepresidente del Consiglio regionale – forma gli uomini e le donne di domani. E su che basi? Sull’abusivismo? Smettiamola di parlare  di accoglienza e di solidarietà. L’accoglienza va bene ma se è regolata e se ha un progetto chiaro e preciso. Altrimenti è chiaro che si premieranno sempre i più furbi”.

“Invito il rettore a fare immediatamente dietrofront e a smettere di considerare ‘cosa sua’ quello che suo non è. Altrimenti si dimetta e faccia spazio ad altri. Di certo – conclude – chiederò immediatamente alla regione di fare luce su quanto accade all’interno dell’ateneo parmigiano e di spiegare a Borghi che si sono delle leggi che vanno rispettate. Allo stesso tempo ci muoveremo in Parlamento affinché la legalità sia rispettata e il ministro dell’Istruzione si esprima in merito a un comportamento assolutamente inaccettabile”. 

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