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Cronaca

Agevolazioni per gli asili, il Comitato Famiglie: "Si restituisce ciò che è stato tolto"

Rette per gli asili. Il Comune di Parma ha presentato le agevolazioni. Il Comitato, protagonista delle contestazioni al sindaco: "Rimangono alle famiglie alcuni dubbi alimentati da dichiarazioni degli assessori competenti"

Rette per gli asili. Il Comune di Parma ha presentato le agevolazioni previste per le famiglie con più di un figlio e con Isee al di sotto dei 15 mila ero. Il Comitato Famiglie, protagonista delle contestazioni all'amministrazione comunale, ribadiscono la loro posizione sul Quoziente Parma e chiedono al Comune di essere chiaro sul numero di famiglie che usufruiranno degli sconti. 

"Siamo lieti di apprendere dalla stampa che l'amministrazione comunale, ha partorito, senza ricorrere al promesso confronto con le associazioni che rappresentano le famiglie, il proprio strumento alternativo per alleviare le famiglie da quello che è stato oggettivamente (aldilà degli artifici retorici con cui è stato mascherato, ma non motivato) un aumento in corso d'anno delle rette. Lo stesso strumento dovrebbe servire anche per riportare a livelli più contenuti gli aumenti delle tariffe previsti dal prossimo settembre sulle scuole materne.

Prendiamo atto della “magnanimità” con cui si è cercato, in verità solo parzialmente ed in maniera alquanto criptica, di restituire alle famiglie ciò che, proditoriamente e senza preavviso, gli era stato tolto, ma ci rimangono e rimangono alle famiglie alcuni dubbi alimentati da dichiarazioni degli assessori competenti che sarebbe interessante, nel novero della famosa “trasparenza”, ricevessero chiarimenti.

Ad esempio, visto che l'assessore Rossi, in un'intervista rilasciata ad un quotidiano on line, criticava il Quoziente Parma perché "... non si applicava a una famiglia con 3 figli all’università e quindi, non era uno strumento di welfare perché non dava benefici a tutte le famiglie in generale", ci piacerebbe sapere perché, per sostituirlo, sia stato ideato uno strumento che sostanzialmente considera solo i bambini iscritti allo stesso servizio ed, in minima parte, quelli iscritti a due servizi diversi, quindi aiutando meno utenti ancora ed in modo più iniquo. E ci piacerebbe sapere, realmente, nei prossimi mesi, quante famiglie e per quali importi totali usufruiranno del nuovo sistema, perché aldilà dei proclami non si capisce bene quanto venga restituito, mentre, al contrario, le famiglie sanno bene quanto sia stato tolto e di quanto siano stati gli aumenti.

Per quanto riguarda il Comitato Famiglie Parma promettiamo fin da ora di rimanere vigili e se possibili “collaborativi” (ma evidentemente non dipende da noi) su quelle che saranno le politiche familiari prossime del Comune di Parma. Anche perché siamo convinti che se tante famiglie non si fossero indignate per la “sospensione alla chetichella” del Quoziente Parma e non si fossero costituite in una iniziativa “dal basso”, gli sconti di oggi non ci sarebbero stati e molti non avrebbero potuto usufruire di quelli che rimangono servizi di altissima qualità come riconosciuto unanimemente in questi anni. 

Ci permettiamo, in ogni caso, da subito, di portare un suggerimento all’Amministrazione: comunichino nel modo il più chiaro possibile agli utenti, in modo puntuale, quale sarà l’importo restituito ed in quali tempi e modi, magari scusandosi per le 2 righe "ambigue" in bolletta, con cui erano stati omaggiati dell’aumento da Gennaio in poi. Perché se è vero che si può sempre migliorare, la partenza dal punto di vista della comunicazione non è stata delle migliori. Ma siamo convinti che con l’aiuto delle risorse messe in campo nel settore comunicativo le cose miglioreranno". 

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