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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti, Iren: "Tutto previsto, per Atesir nuovi affidamenti nel 2014"

Dopo la pubblicazione del lettera del direttore del settore Ambiente della Regione la multiutility polemizza: "Chiarire le idee a chi non ha i fondamenti della questione'. Oggi il Tribunale decide sul sequestro

Rifiuti, convenzione scaduta nel 2011. Iren risponde. Dopo essere stata tirata in ballo nella querelle provocata dalla pubblicazione del lettera del direttore del settore Ambiente della Regione Emilia-Romagna la multiutility invia una lunga nota in cui chiarisce: "La lettera fotografa nuovamente quanto è già noto dal 2004. Atesir effettuerà i nuovi affidamenti non prima del 2014".  E sullo smaltimento dei rifiuti, non previsto dalla convenzione: "Viene effettuato da Iren Ambiente spa, una società diversa da Iren Emilia spa".

Oggi, venerdì 30 novembre, è prevista la decisione del Tribunale del Riesame sulla richiesta di sequestro del cantiere dell'inceneritore di Ugozzolo, già bocciata dal Gip. bocciatura contro cui il Procuratore Capo Laguardia aveva fatto ricorso.
 

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IREN RISPONDE: 'CHIARIAMO LE IDEE A CHI NON HA I FONDAMENTI DELLA QUESTIONE'

"La lettera inviata dal Direttore Generale del settore Ambiente della Regione Emilia Romagna, Giuseppe Bortone, fotografa nuovamente quanto è già noto dal 2004 e quanto è già stato comunicato nei giorni scorsi da Atersir, l’Agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti. Il 23 ottobre scorso Atersir – nel confermare il proprio subentro “ex lege all’ATO di Parma in una convenzione di durata decennale, sottoscritta nel 2004″ – aveva già precisato che in gran parte del territorio regionale l’Agenzia stessa effettuerà i nuovi affidamenti del servizio di gestione dei rifiuti “con le modalità previste dalla normativa vigente, in un anno e mezzo a decorrere dalla data di piena operatività di Atersir”, vale a dire non prima della metà del 2014. A tal proposito è opportuno ricordare che Atersir è l’unico ente legittimato a porre in essere le gare per l’affidamento del servizio. In aggiunta a ciò l’Agenzia Regionale aveva sottolineato che nel bacino della provincia di Parma “si registrano ottime performance in ordine alla qualità del servizio e alle percentuali di raccolta differenziata”.

La lettera del Direttore Bortone, nel rilevare che esiste una convenzione sottoscritta nel 2004 che fissa una durata decennale, ribadisce che “ai sensi della L. R. n. 23 del 2011 è Atersir il soggetto cui spetta valutare e decidere se confermare la validità del contratto ovvero considerare scaduto l’affidamento del servizio e che le ulteriori informazioni probabilmente necessarie per tale valutazione dovrebbero essere rinvenibili nelle motivazioni della deliberazione a suo tempo assunta”, anche con il voto del Comune di Parma, dall’Assemblea d’ambito.

Va inoltre sottolineato, come riportato dal Direttore Bortone nella sua comunicazione, che la nuova gestione dovrà essere individuata attraverso gara bandita da Atersir a seguito della predisposizione da parte dell’Agenzia stessa di un piano di gestione del servizio che copra almeno 15 anni. Qualunque siano dunque le valutazioni rispetto alla scadenza della convenzione, resta fermo che Iren Emilia S. p. A. dovrà garantire il servizio di gestione dei rifiuti fino all’individuazione del nuovo soggetto gestore individuato a seguito di gara. E’ utile infine osservare che la lettera del Direttore Bortone aiuta a chiarire un altro aspetto, anch’esso noto dal 2004: il servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani è una cosa, lo smaltimento degli stessi è un’altra.L’affidamento della gestione dei rifiuti solidi urbani – intendendo con ciò le fasi di raccolta, trasporto fino all’avvio allo smaltimento – deriva dalla convenzione stipulata tra ATO2 Parma nel 2004 con l’allora Amps S. p. A. (società detenuta al 35% da soci privati) e poi confluita in Enìa S. p. A. (società interamente pubblica) e successivamente in Iren Emilia S. p. A. Lo smaltimento viene invece effettuato da Iren Ambiente S. p. A.

Parliamo quindi di attività talmente separate da essere svolte da due società differenti – sebbene entrambe del Gruppo Iren – e da far affermare al Dirigente della Regione che “non si vede alcuna relazione con le vicende legate alla realizzazione del termovalorizzatore cogenerativo” poiché la realizzazione del Polo Ambientale Integrato di Parma (Paip) “non può essere legata in alcun modo a detta convenzione di concessione di servizio”. Cadono quindi tutti gli argomenti che negli scorsi mesi hanno portato alcuni ad affermare che si aprono “scenari nuovi e non previsti fino ad ora, sia nell’ambito della gestione della raccolta dei rifiuti, ma anche per quanto riguarda lo smaltimento”. Gli scenari sono sempre quindi quelli definiti nel 2004. Lo stesso si può affermare per quanto riguarda le tariffe di gestione del servizio che sono sempre state approvate dall’Agenzia d’Ambito e deliberate dal Comune di Parma nei piani economico-finanziari annuali definiti in funzione dei livelli di servizio prestati. Speriamo che tutto ciò serva a chiarire le idee anche a chi, oltre a non avere ruolo e competenza istituzionale, dimostra di non possedere i fondamentali della questione".
 

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