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Cronaca Centro / Piazza della Pace

Rifiuti in piazzale della Pace per lanciare "Parma non è un porcile"

I giardini non sono stati puliti per due giorni in vista della campagna. 4 equipaggi di "pretoriani" del decoro urbano gireranno per la città a bordo di Smart elettriche per verificare situazioni di degrado

campagna-parma-pulita“Parma non è un porcile. Teniamola pulita”. E’ lo slogan della nuova campagna choc contro la maleducazione e i vandalismi lanciata dall’Amministrazione comunale ed affiancata da un nuovo servizio ad hoc per il decoro urbano e la pulizia della città.
Diventeranno quattro gli equipaggi formati da una sorta di “pretoriani” del decoro urbano,  gireranno per la città a bordo di quattro Smart elettriche per verificare vandalismi, disservizi e situazioni di degrado, segnalando il problema agli uffici competenti. Il fine è quello di rendere la nostra città ancora più bella, ordinata e vivibile.

Piazzale della Pace coperta dai rifiuti nell’arco di due giorni
Per presentare la campagna, non sono stati effettuati per due giorni i tre passaggi quotidiani di pulizia in piazzale della Pace, che ora si presenta coperta di rifiuti.
“E’ una sofferenza vedere piazzale della Pace ridotta in queste condizioni – afferma il sindaco Pietro Vignali – ma era l’unico modo per far comprendere cosa significa tenere pulita la città così come la vediamo tutti i giorni e quanto sia importante la collaborazione dei cittadini. Provate a pensare cosa accadrebbe alla città se per 24 ore saltassimo le pulizie. Se potessimo destinare meno risorse per la pulizia delle strade, per la rimozione delle discariche abusive e dei graffiti, e per riparare i danni alle strutture comunali potremmo costruire nuovi asili, scuole e case popolari”.

La campagna: “Parma non è un porcile”
La campagna choc “Parma non è un porcile”, attraverso l’immagine di una figura composta da un corpo umano con la testa di un maiale, presenta varie situazioni di maleducazione e vandalismo, sensibilizzando i parmigiani a un comportamento virtuoso. Sotto all’immagine lo slogan “Chi sporca paga”, accompagnato da un breve messaggio in cui si sottolinea la gravità di singoli reati e l’ammontare della sanzione prevista. Tra questi, gettare rifiuti fuori dai contenitori (150 euro di multa), deturpare beni pubblici con scritte (300 euro più il ripristino dei luoghi deturpati), e non raccogliere le deiezioni dei propri animali (multa fino a 250 euro).
La campagna è stata realizzata sulla falsa di riga di quella di qualche tempo fa sulla sosta selvaggia e vuole stigmatizzare i comportamenti negativi.

La maleducazione costa oltre 2,5 milioni all’anno
Il costo della maleducazione a Parma ammonta infatti a oltre due milioni e mezzo di euro, una quantità di denaro equivalente a quella necessaria a realizzare due piccoli nuovi asili. A questi costi vanno poi aggiunti i danni all’ambiente, che non toccano le tasche dei cittadini, ma peggiorano la qualità della vita.
In particolare, oltre un milione di euro vengono destinati al ripristino della segnaletica stradale, dei giochi e degli arredi dei parchi pubblici, che ogni anno vengono puntualmente abbattuti o distrutti per colpa dell’inciviltà di alcuni.

Un’altra voce molto significativa è rappresentata dai costi per lo spazzamento e la pulizia delle strade (a causa dell’abbandono di rifiuti sui marciapiedi, strade e piazze) che ammonta a oltre 1 milione di euro.
Raccogliere le cartacce gettate sui prati e ripulire panchine e camminamenti costa invece oltre mezzo milione di euro. Senza contare gli oltre 70 mila euro spesi per la rimozione dei graffiti e i 60 mila per ripulire gli spazi utilizzati come micro discariche abusive. Ammonta invece a 15 mila euro la spesa per raccogliere i rifiuti gettati da maleducati nell’alveo del torrente Parma, soprattutto sotto le fermate del bus.

Quattro equipaggi in giro per la città per segnalare vandalismi
Quattro equipaggi, composti da una sorta di “pretoriani” del decoro urbano,  viaggeranno costantemente per la città a bordo di quattro smart elettriche per effettuare controlli sul territorio e segnalare eventuali vandalismi, disservizi e situazioni di degrado agli uffici competenti. L’innovativo servizio mira a ridurre i tempi necessari per la sistemazione e il ripristino delle strutture danneggiate, facilitando anche la raccolta di segnalazioni tra i cittadini.

“I cittadini devono capire – conclude Vignali – che ci sono sfide che possiamo vincere solo assieme. L’amministrazione fa la sua parte, ma tenere pulita la città che amiamo è una responsabilità di tutti i parmigiani”.
“Tutti i cittadini devono fare la loro parte per rendere bella, pulita e accogliente la città. Deve passare il concetto della solidarietà sociale, per cui tutto ciò che è pubblico è anche mio, e quindi devo rispettarlo. Abbandonare i rifiuti nei parchi e per strada, è come gettarli in casa propria”, aggiunge Cristina Sassi, assessore all’Ambiente.

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