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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Gara di appalto Sprar, Ghiretti: "Assegnata un Onlus con dipendenti del Comune"

Il consigliere di Parma Unita, Roberto Ghiretti presenterà un'interrogazione in merito alla gara di appalto Sprar, servizio dedicato ai richiedenti asilo e rifugiati, assegnata provvisoriamente al Ciac e sospesa dal Tar

Il consigliere di Parma Unita, Roberto Ghiretti presenterà un'interrogazione in merito alla gara di appalto Sprar, servizio dedicato ai richiedenti asilo e rifugiati, assegnata provvisoriamente al Ciac e sospesa dal Tar. Di seguito il comunicato stampa 

"Dopo le multe comminate ai rifugiati in condizioni di difficoltà -si legge nella nota di Roberto Ghiretti- per bivacco notturno e la danza del ventre di cui la consigliera Adardi ci ha fatto gentile omaggio nel corso della "Notte dei senza dimora" ecco in arrivo un nuovo fulgido esempio dello stato confusionale in cui versano le politiche sociali del Comune di Parma. Mi riferisco alla gara di appalto Sprar, servizio dedicato ai richiedenti asilo e rifugiati assegnata provvisoriamente al Ciac e sospesa dal Tar con decreto numero 00160/2013.

Il servizio Sprar, per chi non lo conoscesse, realizza sul nostro territorio un Progetto di accoglienza nell’ambito del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati finanziato con programmazione triennale (l’ultima 2011/2013) dal Ministero dell’Interno.
Tale programmazione, prevista anche per il triennio successivo, prevede l’invio delle proposte progettuali da parte degli Enti Locali entro la data del 19 ottobre 2013, termine del bando ministeriale.

Per partecipare a questo bando nazionale, il 26 settembre 2013 il Comune di Parma ha presentato un avviso pubblico in relazione ad una selezione comparativa per l’individuazione di soggetti del Terzo Settore per la coprogettazione e la gestione di azioni di sistema per l’accoglienza, la tutela e l’integrazione a favore di richiedenti e titolari di protezione internazionale. La scadenza per la presentazione delle proposte da parte dei soggetti del Terzo Settore era il giorno 11 ottobre 2013. A quella data due soggetti si sono presentati: il gestore precedente, la cooperativa Caleidos di Modena, e il Ciac.

Il 17 mattina la cooperativa Caleidos riceve una semplice mail, non Pec o fax firmato, in cui si comunica che la gara è stata attribuita al Ciac, senza peraltro indicare i punteggi. Di qui il ricorso al Tar della cooperativa modenese, ricorso che, come ho detto, ha visto un primo pronunciamento positivo, in attesa di entrare nel merito dei fatti. E c'è da ritenere che difficilmente l'operato del Comune di Parma uscirà indenne da questa vicenda, visto che la funzionaria attualmente responsabile della Struttura Operativa Inclusione - in questa veste responsabile della gara in oggetto - è coniugata con un altro responsabile di struttura, del servizio archivi e protocollo comune di Parma. Fin qui nulla da eccepire, se non fosse che il sottoposto diretto di Spocci è l'attuale presidente dell'associazione Ciac onlus. Non solo; responsabile della struttura operativa Famiglia, facente parte dello stesso settore, è un componente del consiglio di amministrazione del Ciac.

Insomma, al di là delle relazioni in essere, ciò che emerge è che il Comune di Parma ha assegnato una gara di appalto ad una onlus di cui sono esponenti di primissimo piano dei dipendenti comunali. Fino a prova contraria non possiamo mettere in dubbio la perfetta buona fede di tutte le persone citate, ma mi sia consentito rilevare che una tale commistione di interessi avrebbe dovuto suggerire comportamenti ben più prudenti, soprattutto alla luce del fatto che nel programma elettorale dei 5 stelle, a pagina 41, si definisce il Ciac come "unico soggetto conoscitore" del fenomeno migratorio nella sua accezione marginale, dimenticando volutamente o meno che all'epoca il Ciac non gestiva servizi sul territorio di Parma ma che li gestivano Caleidos (Sprar) e In & Co (Informa stranieri).

Il risultato di tanto pressapochismo è avvilente: il Comune rischia di dover risarcire la cooperativa Caleidos e di perdere il contributo ministeriale necessario al mantenimento del servizio. Senza contare il fatto che per questioni di questa gravità non è da escludersi un ennesimo intervento della magistratura. Per quanto mi riguarda presenterò immediatamente un'interrogazione consiliare per capire quale sia la posizione dell'assessore ai servizi sociali Laura Rossi e capire come sia stato possibile generare un pasticcio di tale portata". 

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