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Cronaca

Risse, spaccio e degrado in centro, il racconto: "Presa a calci mentre tornavo a casa"

Le testimonianze di chi vive la zona: "L'altra sera tornavo a casa e mi hanno sferrato un colpo all'improvviso. Ho avuto paura". Un uomo di 65 anni che vive in Piazzale Dalla Chiesa: "Un mio vicino è sceso con la mazza da baseball. L'altra sera ho sentito uno sparo. Succede di tutto"

Dopo l’aggressione in centro da parte di due ragazzi che hanno rapinato in via Farini un loro coetaneo, la Polizia è intervenuta l’altra notte in Piazzale della Pace per sedare una rissa tra extracomunitari, scattata intorno alle 2 nel tratto di via Garibaldi che collega la zona alla Stazione ferroviaria. Una rissa a colpi di bottiglie che ha messo a repentaglio tanti dei ragazzi che avevano deciso di trascorrere la serata in Pilotta. La zona, purtroppo, non è nuova a episodi come questo e tra i residenti aumenta la rabbia e il senso di impotenza, nello stesso tempo. Uno di questi ci rivela il suo disagio: “Vivo da 23 anni in Piazzale Dalla Chiesa - spiega un uomo di 65 anni -. Nel piazzale della stazione c’è sempre stato spaccio e consumo di stupefacenti. Ma fino a qualche anno fa c’era un grado di tolleranza e convivenza, sapevi che ti potevi imbattere in qualche situazione scomoda. Al massimo ci chiedevano una sigaretta, ecco, ma non ci infastidivano. Purtroppo con il passare degli anni la situazione è peggiorata. Il mercato è cresciuto, mi sento sotto assedio perché non si arriva a nulla nonostante retate continue e chiamate alle forze dell’ordine. C’è un cartello esposto dal comune, ben visibile per chi arriva da via Trento o da via Garibaldi. Annuncia punizioni per coloro che bivaccano. Ma io non ho mai visto una sanzione per questa gente. Siamo arrivati a un punto di non ritorno. Un mio vicino di casa è sceso in strada con una mazza da baseball. Una persona normalissima e a modo, costretta a una reazione così forte. Evidentemente era stato passato il limite. E posso confermare perché pochi giorni dopo, all’una di notte, stavo chiudendo la finestra della mia camera prima di andare a dormire. Ho sentito un colpo di pistola seguito da una fiammata. Io ero convinto che fosse un colpo di pistola vero rivolto a chissà chi: era una scacciacani. Fanno come gli pare.  Ho visto secchiate d’acqua volare su questa gente che passa il tempo a drogarsi nei pressi delle abitazioni delle persone: bevono, si ubriacano, minacciano. A me hanno cercato, con poca destrezza perché evidentemente erano molto ubriachi, di sfilarmi il portafogli. Uno di questi signori mi si è sdraiato sulla macchina: voleva dei soldi. Non è più tollerabile la situazione”.

Una donna di 45 anni racconta invece di essere stata presa a calci: “Basta vivere in queste zone e avere paura: ho un bimbo di tre anni, questi signori mi hanno preso a calci senza motivo. Abito alla fine di via Garibaldi, c’è da avere paura a tornare a piedi a casa a una certa ora. Questi utilizzano il passo carraio come parcheggio per andare al kebab, devo chiedere permesso per entrare a casa mia. Ma il problema più grosso è che se ne infischiano delle regole. Per esempio: gli diciamo di non sostare lì, ma cosa fanno? Spostano la macchina per un minuto e poi la rimettono in posizione. Non gliene importa niente, ridono e alle volte hai paura a dire qualcosa. C’è uno sporco qui non indifferente: rifiuti fuori dalla porta dei negozi, spaccio, litigi. Non si può più vivere in questa città, non c’è nessun controllo. E’ una vergogna: ci hanno costretti a comprare casa altrove e a spostarci da qui. Andremo via a fine anno. Questa non è più la nostra città”. 

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