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Cronaca Tizzano Val Parma

Rusino, cani denutriti e tenuti al freddo: la denuncia di Striscia la Notizia

Il servizio di Edoardo Stoppa in seguito alla segnalazione inviata dall'associazione AmiciCani di Parma. Anche le immagini di un cucciolo morto tra le gabbie piene di neve, senza cibo e con poca acqua ghiacciata

L'inviato di "Striscia la Notizia" Edoardo Stoppa si è recato a Rusino, una frazione di Tizzano Val Parma, per denunciare lo stato di degrado in cui vengono tenuti alcuni cani, dopo la lettera arrivata alla redazione di "Striscia" da parte dell'associazione AmiciCani di Parma. In gabbie ricavate all'aperto, gli animali vivono al freddo, praticamente sulla neve e con le ciotole dell'acqua, che dovrebbe servire a dissetarli, interamente ghiacciate. Sono infreddoliti e visibilmente denutriti. Addentrandosi nel bosco, Edoardo Stoppa trova altre gabbie con altri cani: un vero e proprio canile allestito con materiali di fortuna. In molte gabbia non c'è né acqua né cibo.

Intervistato dall'inviato di "Striscia", il proprietario dei cani prima ha risposto con dei mesti "non lo so" e poi ha detto che i cani, quando escono per andare con lui a caccia "stanno benissimo". E del resto "ogni 15-20 giorni - conclude il proprietario - i cani son fuori".

Infine l'appello di Stoppa alle autorità competenti per salvare i cani che non sopravviveranno tutto l'inverno in quelle condizioni.

Guarda il servizio

LA LETTERA INVIATA DALL'ASSOCIAZIONE AMICICANI A "STRISCIA"

La scrivente associazione di protezione animale AmiciCani espone di seguito la situazione dei cani da caccia situati a Rusino di Tizzano Val Parma. In data 14 gennaio 2011 abbiamo ricevuto una telefonata da una cittadina Parmense che era andata a vedere una casa a Rusino di Tizzano Val Parma. Sentendo abbaiare molti cani dietro la casa, è andata a guardare i cani e ha visto un cane morto e tutti i cani dentro a vari recinti senza acqua e cibo.

In data 16 gennaio 2011 membri dell’associazione AmiciCani sono andati a fare un sopraluogo in loco. La situazione presentata è stata a dir poco aberrante. Numero 8 cani di razza Petit Bleu de Gascogne erani stipati in 4 gabbie di 1 metro x 2 metri con una tettoria che stava cedendo addosso agli animali. Le cucce assolutamente non idonee a contenere 2 cani sono di compensato di spessore circa 5 millimetri. Il terreno dove vivono è fango e melma misto escrementi. Le ciotole erano tutte sprovviste di acqua e cibo, sporche anch’esse di terra.

Era presente un cane morto di sesso maschio con il corpo metà fuori e metà dentro la cuccia. Era morto da un po’ di tempo sicuramente in quanto il corpo era totalmente rigido e freddo. La compagna di gabbia era obbligata a scavalcare il cadavere per entrare ed uscire dalla cuccia. Un cane di sesso femmina aveva una ferita / cicatrice fresca sulla coscia destra.

Siamo quindi andati al comando dei carabinieri di Tizzano Val Parma. Il maresciallo ci ha comunicato che sanno della situazione del Sig. Enrico T. residente in Rusino e che il comune gli ha fatto obbligo nei 2 anni precedenti di chippare i cani e di mettere dei ripari ai cani. Ciò è stato fatto, ma in maniera non conforme alla sicurezza dei cani in quanto vivono al freddo e con tettoie che rischiano di crollare, in mezzo al fango e ai loro escrementi.

Il giorno 23 gennaio 2011 siamo quindi tornati per verificare la situazione nel bosco e non abbiamo più trovato il cane morto (che verificheremo tramite le autorità competenti dove è stata smalitita la carcassa). I cani come nel nostro precedente sopraluogo, erano senza cibo e acqua. Avendo dietro del cibo, li abbiamo sfamati noi. La tettoia era piena di neve ed era ancora più imbarcata.
I cani erano sempre in mezzo agli escrementi e in mezzo al ghiaccio e alla neve.

Proseguendo la carraia e inoltrandosi nel bosco abbiamo scoperto altri cani rinchiusi in gabbie nelle medesime condizioni come esposto sopra. I cani erano completamente senza acqua e cibo in mezzo alla neve e al ghiaccio a -15° (temperatura fornita dal termometro della mia macchina). Abbiamo quindi mandato un fax al sindaco di Tizzano Val Parma con la richiesta di emanare urgentemente un’ordinanza sindacale contro il maltrattamento animale, dove come al solito, non vi è stata risposta ignorando come sempre le leggi che dovrebbero essere rispettate nei comuni.

Vedendo che la situazione, invece che migliorare nei 2 anni precedenti, continuava a peggiorare nella completa indifferenza e avendo sentito da parte dell’ENPA di Parma che la situazione era migliorata ma non del tutto, abbiamo preparato un esposto congiunto con le G.E.Z. ANPANA di Parma, molto serie e competenti, depositato pochi giorni fa in Procura della Repubblica di Parma, attendendo quindi responso da parte della magistratura.

Congiuntamente l’associazione AmiciCani ha contattato Edoardo Stoppa e la trouppe di Striscia la Notizia per eseguire un servizio per denunciare il caso, data la completa indifferenza da parte delle istituzioni. Concludiamo dicendo che se un ente si prende carico di una situazione di difficoltà come quella dei cani di Rusino di Tizzano Val Parma, deve controllare periodicamente la situazione degli animali e non basta far chippare i cani e far mettere delle protezioni alle gabbie. Il benessere animale si vede col tempo e con un costante monitoraggio della situazione. Dal nostro sopraluogo si evince benissimo che tale situazione, invece di migliorare, è assolutamente peggiorata.

Luca Radici
Presidente associazione AmiciCani Parma

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