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Cronaca

Commercio, sabato 7 novembre sciopero unitario dei sindacati confederali

Sarà sciopero anche a Parma sabato 7 novembre per i lavoratori del commercio dipendenti dalle aziende aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e alle Associazioni delle Cooperative che dopo 2 anni non hanno ancora rinnovato il contratto nazionale

Sarà sciopero anche a Parma sabato 7 novembre per i lavoratori del commercio dipendenti dalle aziende aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e alle Associazioni delle Cooperative che dopo 2 anni non hanno ancora rinnovato il contratto nazionale ed anzi hanno fatto fare passi indietro alla trattativa. L’astensione dal lavoro non riguarda invece le imprese associate a Confcommercio che il contratto l’hanno già rinnovato.
 
Si è svolta stamattina, davanti al negozio Coin di Via Mazzini Parma, la conferenza stampa di presentazione della mobilitazione proclamata da FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL, che hanno spiegato che “seppure con sfumature diverse , dopo mesi di stallo delle trattative, le organizzazioni datoriali non hanno tolto dal tavolo, anzi hanno rilanciato al ribasso, proposte inaccettabili da parte dei sindacati. Federdistribuzione non solo si è rifiutata di prendere in considerazione la piattaforma presentata dalle organizzazioni sindacali, ma ha palesato la propria indisponibilità a qualsiasi erogazione di aumento salariale se non mediante una calendarizzaione che lascerebbe scoperti gli anni 2014-2015. Di fatto saltando un passaggio salariale”.
 
“Non solo”, ha precisato Paola Bergonzi, neosegretaria generale FILCAMS CGIL Parma – “Vengono richiesti inoltre interventi massicci e peggiorativi sugli automatismi che ad oggi regolano permessi, scatti di anzianità, sospensione dell'incidenza di 13esima e 14esima sul TFR. Il tutto in una situazione che ha visto quasi tutte le aziende che la praticavano disdire la contrattazione integrativa determinando un forte peggioramento dei diritti e perdita salariale”.
 
Per quanto riguarda la distribuzione cooperativa, dopo 22 mesi dalla scadenza del CCNL, alla ripresa delle trattative sono state avanzate richieste finalizzate puramente all'abbassamento di salario e diritti, proposte ritenute inaccettabili da FILCAMS FISASCAT e UILTUCS, che ribadiscono: “I lavoratori della distribuzione cooperativa rivendicano il diritto ad un CCNL che mantenga i principi di distintività che, in materia di rispetto e diritti, devono caratterizzare e distinguere il mondo cooperativo”. Un’altra giornata di mobilitazione della distribuzione cooperativa è già in agenda per il prossimo 19 dicembre

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