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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Farmacie contro le liberalizzazioni: il 29 marzo è sciopero

Secondo il ministero tutti i titolari di farmacia che al momento dell'entrata in vigore della legge avranno compiuto 65 anni di età dovranno nominare un farmacista direttore, altrimenti verranno chiuse

Sono un milione i cittadini che rischiano di essere privati del servizio farmaceutico. Lo denuncia Federfarma, la federazione dei titolari di farmacia italiani, che annuncia per il 29 marzo una giornata di chiusura per protesta.

Secondo la federazione che riunisce le farmacie e' questo lo scenario che si profila in base a un parere interpretativo diramato dal ministero della Salute su alcuni aspetti del dl sulle liberalizzazioni in vista dell'entrata in vigore della legge di conversione prevista per il 24 marzo. Questo parere, osserva Federfarma, contiene varie 'forzature e incongruenze': 'la forzatura piu' grave - rileva - e' che, secondo il ministero, tutti i titolari di farmacia che al momento dell'entrata in vigore della legge avranno compiuto 65 anni di età dovranno nominare un farmacista direttore. Sempre secondo il Ministero, in caso di non ottemperanza la farmacia dovrà essere chiusa'. "Se non tempestivamente rivista, l'interpretazione del Ministero - spiega la federazione - colpirà nel giro di pochissimi giorni piu' di un milione di cittadini, a cominciare da tutti coloro che risiedono nelle migliaia dei piccoli comuni i cui titolari di farmacia, se ultra 65enni, non potranno certamente permettersi di assumere e retribuire un farmacista direttore. Si tratta, con ogni evidenza, di farmacie a basso reddito, gestite già oggi dal solo farmacista titolare perché non in grado di assumere nemmeno un collaboratore".

Federfarma conclude spiegando di aver "proclamato una giornata di chiusura delle farmacie per il 29 marzo e convocato l'Assemblea nazionale per adottare ulteriori iniziative di carattere sindacale".

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