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Cronaca

Farmacie, oggi chiuse anche a Parma: aperte quelle di turno

Il 26 luglio le farmacie in città e provincia resteranno chiuse per aderire alla protesta nazionale promossa dall'Associazione dei titolari di farmacie: garantiti i servizi essenziali

Domani, 26 luglio, anche le 960 farmacie Federfarma della Emilia Romagna resteranno chiuse per aderire alla protesta nazionale promossa dall’Associazione dei titolari di farmacie. A Parma saranno chiuse tutte le farmacie sul territorio comunale, eccetto quelle di turno per garantire i servizi essenziali. Saranno aperte quelle che svolgono il servizio 24 ore su 24. Le farmacie che aderiscono a Federfarma Parma sono 122.

“Basta tagli alla salute, chiudiamo per difendere il sistema farmacia e il diritto alla salute del cittadino" questa è in sintesi la posizione di Federfarma per protestare contro le insopportabili misure previste per il settore farmaceutico, proposte dal Governo nel contesto della spending review e dà appuntamento per un’azione di protesta ai rappresentanti dei farmacisti in viale Aldo Moro 51, davanti la sede della Regione Emilia-Romagna.

Con la chiusura del 26 luglio le farmacie protestano per proporre una soluzione più economica per lo Stato e meno onerosa per i cittadini. Una nuova remunerazione professionale che costi meno allo Stato e consenta di trovare tutti i farmaci in farmacia. "Vogliamo una soluzione strutturale - dichiara Domenico Dal Re, presidente Federfarma Emilia Romagna - che consenta di mantenere in mano pubblica il servizio farmaceutico. Andando avanti così si consegnerà il servizio farmaceutico al mercato, non possiamo consegnare la salute alla speculazione: perché oggi si parte dal servizio farmaceutico per arrivare a tutta la sanità.

"Abbiamo un servizio sanitario universalistico che è una delle conquiste sociali più importanti degli ultimi 50 anni, che nel mondo ci invidiano, non possiamo smantellarlo con le nostre mani tagliando i rami buoni e conservando quelli secchi. Tagliare ancora sulla spesa farmaceutica territoriale – continua Dal Re – significa tagliare sulla salute del cittadino perché il sistema delle farmacie è l’unico che assicura un presidio territoriale sanitario capillare e di qualità, che la lungimiranza politica di questa Regione ha totalmente integrato nel servizio sanitario regionale (vedi CUP, screening, ecc.) e significa far affrontare al cittadino, da subito, costi e disagi sempre più elevati: ticket più alti, più farmaci a pagamento e meno servizi in farmacia.

"E’ importante far comprendere anche all’opinione pubblica che garantire il sistema farmacia, significa contestualmente garantire alla collettività l’efficienza di un sistema a tutela della propria salute. Il Governo – conclude Dal Re – dice no alle proposte delle farmacie, taglia farmaci e servizi per il cittadino e non interviene sui reali sprechi. Noi diciamo che i farmaci necessari alla salute devono essere disponibili, in tutto il territorio nazionale, nella farmacia sotto casa.
Le farmacie di turno aderiscono alla protesta ma rimangono aperte per garantire il servizio essenziale ai cittadini senza però erogare i servizi ausiliari I cittadini sono stati informati della chiusura e delle motivazioni della protesta attraverso manifesti che sono stati esposti presso tutte le farmacie Federfarma dell’Emilia Romagna".

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