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Cronaca

Trasporto pubblico, sciopero nazionale dell'Usb il 24 gennaio

Venerdì 24 gennaio 2014 l'Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero nazionale del Trasporto Pubblico Locale contro le privatizzazioni delle aziende. Possibili disagi anche a Parma. Tep: i servizi e le fasce garantite

Venerdì 24 gennaio 2014 l'Unione Sindacale di Base ha proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore del Trasporto Pubblico Locale contro le privatizzazioni delle aziende di trasporto locali e contro l'intromissione della politica nella gestione delle aziende. "La posizione di Usb è chiara da tempo e non emerge solo +/adesso che i nodi stanno arrivando al pettine". Per quanto riguarda Parma l'azienda Tep ha stabilito le modalità di effettuazione dello sciopero. 

TEP: I SERVIZI GARANTITI. In data 14/1/2014 è pervenuta a TEP S.p.A. la comunicazione da parte di USB Lavoro Privato, circa le modalità di effettuazione dello sciopero nazionale di 24 ore proclamato per la giornata di venerdì 24 gennaio 2014, contro le politiche del Governo in materia di privatizzazione del settore. In ottemperanza alle norme vigenti si provvede a segnalare all’utenza le modalità dello sciopero comunicateciLo sciopero, proclamato tenendo conto del rispetto delle fasce di servizio garantite ex Lege 146/90 sulla tutela dei diritti della persona costituzionalmente assicurati, come integrata dalla L. 83/00, è previsto  per la giornata di venerdì 24 gennaio 2014, pertanto le autolinee in esercizio all’Azienda potrebbero avere soppressione di corse, nell’arco dell’intera giornata, con esclusione delle fasce di servizio garantiteSecondo gli obblighi di garantire comunque i servizi essenziali, verranno assicurati i seguenti servizi:

SERVIZIO URBANO – PRONTOBUS URBANO – HAPPY BUS – SERVIZI SPECIALI. Al mattino: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 5.30 alle ore 8.30; A mezzogiorno: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 12.10 alle ore 14.40. Le corse per le quali è prevista la partenza devono essere completate fino ai capolinea; sono peraltro effettuate le sole corse in partenza dai capolinea entro gli orari di termine delle fasce qualora le corse stesse, secondo gli orari pubblicati, completino il loro percorso entro le ore 9.15 e 15.25 rispettivamente per la fascia mattutina e per quella meridiana; l'ultima delle corse garantite nella fascia è comunque limitata al capolinea urbano opposto.

SERVIZIO EXTRAURBANO – PRONTOBUS EXTRAURBANOAl mattino: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 5.30 alle ore 8.45; A mezzogiorno: tutte le corse in partenza dai capolinea dalle ore 12.10 alle ore 14.55; Le corse per le quali è prevista la partenza devono essere completate fino ai capolinea; sono peraltro effettuate le sole corse in partenza dai capolinea entro gli orari di termine delle fasce qualora le corse stesse, secondo gli orari pubblicati, completino il loro percorso entro le ore 9.15 e 15.25 rispettivamente per la fascia mattutina e per quella meridiana. In eccezione al criterio ora indicato, vengono effettuate le corse che, pur non completando il loro percorso entro gli orari precisati sopra hanno un percorso superiore ai 50 km., essendo partite dal capolinea almeno un'ora prima della fine di ciascuna fascia e precisamente entro le ore 7.45 ovvero le ore 13.55.

SERVIZI AUSILIARI Biglietterie: apertura dei soli sportelli negli orari di funzionamento dei servizi. Presidi di movimento: apertura completa e continuativa. Portinerie e centralini: apertura completa e continuativa, con un addetto per deposito. Addetti di movimento: impiego del personale negli orari di funzionamento dei servizi. Agenti verificatori: copertura dei soli turni di cabina capolinea nei soli orari di funzionamento del servizio. Uffici: apertura per sole prestazioni impellenti non rinviabili, previa comunicazione alla OO.SS.. Officine: copertura dei soli turni indispensabili a garantire i servizi di movimento. Eventuali chiarimenti sugli orari dei servizi di cui sopra possono essere richiesti alle biglietterie ed al n. 840 22 22 22.

LE MOTIVAZIONI. "Tagli al servizio ed ai livelli occupazionali -si legge in una nota di Usb- revoca del salario di secondo livello, pesanti penalizzazioni contrattuali e al diritto dell'esercizio di sciopero, ingresso di aziende interessate esclusivamente a depredare il denaro pubblico.Questa la pratica di governo, associazioni datoriali e aziende in un settore che rappresenta la parte vitale della mobilità territoriale nel paese. Da sei anni il CCNL del TPL è bloccato mentre gestioni clientelari e criminali, che hanno visto la pesante intromissione della politica, hanno spolpato le aziende pubbliche di trasporti.

Fallimentari le privatizzazioni: basti pensare a quelle già attuate – come Alitalia, Telecom, ILVA, solo per citare qualche esempio. La risposta ai problemi del TPL non può dunque essere quella delle dismissioni, dell’affidamento ai privati, la riduzione del numero di aziende, il taglio al servizio e la diminuzione delle risorse da parte dello Stato. La posizione di Usb è chiata da tempo e non emerge solo adesso che i nodi stanno arrivando al pettine. 

Determinante è una nuova logica di modello e sviluppo delle città che sappia mettere al centro il trasporto pubblico di massa con progetti partecipati e condivisi dai cittadini, corridoi della mobilità, metropolitane leggere e un maggior utilizzo del trasporto su ferro. Già questo vedrebbe rilanciare il trasporto pubblico e ridurre il traffico nelle grandi città, sviluppare occupazione, rilanciare l'economia, ridurre l'inquinamento e consumare meno petrolio.
Una diversa cultura, quindi, di diritto alla mobilità del paese che coinvolga i bisogni e i diritti dei lavoratori con quelli dei cittadini utenti che garantisca:
il mantenimento ed il rilancio del carattere pubblico delle società a gestione regionale e, se gli enti regionali non sono all'altezza, che sia direttamente lo stato a gestire l'intero settore; la reinternalizzazione dei servizi già affidati con garanzia dei livelli occupazionali; la compatibilità sociale e ambientale come servizio essenziale al Paese; la sicurezza dei mezzi per chi viaggia e chi lavora; l'efficienza e l'intermodalità per offrire nuove opportunità agli utenti; risorse economiche certe e trasparenti; buona e sana occupazione per i lavoratori".

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