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Cronaca Oltretorrente / Piazzale Santa Croce

Sciopero, migliaia in corteo con la Cgil: "Il lavoro non è una merce"

Si è conclusa con il comizio di Cesare Melloni della segreteria Cgil Emilia Romagna la manifestazione partita da Piazzale Santa Croce: sosta davanti all'Upi, poi gli interventi conclusivi in piazza Garibaldi

"Il lavoro non è una merce". Questo lo slogan dello sciopero generale dichiarato a Parma e provincia dalla Cgil per l'interna giornata. Si è concluso con l'intervento in piazza Garibaldi di Cesare Melloni, della segreteria regionale Cgil dell'Emilia-Romagna il corteo contro la riforma del mercato del lavoro, promosso sul territorio provinciale dalla sola Cgil. Tutti le categorie hanno dichiarato la sospensione dal lavoro, nel settore pubblico e in quello privato.

La partecipazione è stata alta, la manifestazione partecipata da più di 2.000 persone. Presenti al corteo della Cgil anche i lavoratori delle fabbriche in lotta per la difesa dei posti di lavoro: dalla Cft, dove la vertenza è terminata con una proposta di buonuscita ad alcuni lavoratori per lasciare spontaneamente il posto di lavoro, alla Intercast dove invece la vertenza è ancora in corsa e non si intravedono traguardi positivi. Il lungo serpentone colorato dalle bandiere rosse del sindacato è partito da Piazzale Santa Croce, nonostante la pioggia e le condizioni atmosferiche non favorevoli.

I manifestanti hanno attraversato via d'Azeglio e si sono poi diretti verso la sede dell'Unione Parmense degli Industriali in strada al Ponte Caprazzucca, dove negli ultimi mesi i lavoratori di Cft, Intercast e altri hanno promosso numerosi presidi di protesta. Nel passaggio del corteo qui davanti i manifestanti hanno gridato slogan, rumoreggiando con fischietti e altro. Nessuna tensione con le forze dell'ordine che hanno sorvegliato il portone d'ingresso.

Da qui il corteo è giunto in piazza Garibaldi riempiendola quasi totalmente. Dal palco montato davanti all'ingresso del Comune ci sono stati gli interventi ed i comizi finali. In corteo gli striscioni della Fillea Cgil, della Fiom Cgil, della Rsu della Coop Nord-Est, della Filctem Cgil, della Filcams Cgil. Tanti anche i cartelli, da 'Operai al governo, professori all'inferno', 'Senza diritti siamo solo schiavi', 'Dove sono i soldi per la non autosufficenza?', 'Democrazia nei luoghi di lavoro, contratto'.

Sciopero Cgil 20 aprile

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